F1, le riflessioni del momento
Questa pausa che ci avvicina al Natale, pare abbia portato con se svariati dubbi e pensieri sul nuovo anno, sempre più vicino.
Qualcuno si è chiesto anche cosa si potrebbe fare per rendere il tutto più appassionante, considerando inoltre che al giorno d’oggi, quello che vediamo è un vero e proprio lavoro di squadra. Lavoro che si è fatto nei mesi precedenti e che continua ad avvenire anche quando è il pilota a “metterci la faccia”.
Qualcuno infatti, usa questo periodo in F1 2018 di pausa, per ricordare quanti amerebbero il ritorno a quella Formula 1, meno tecnologica, più di cuore e di sensazioni. Dove a contare sono le mosse di un pilota sul suo destriero.
Ma tornare indietro, ovviamente non è più possibile, nella vita bisogna andare avanti e come sappiamo, le vite di tutti sono state completamente stravolte proprio dalla tecnologia. La meccanica e la tecnologia avanzano sempre più con il passare degli anni e la Formula 1 è sempre stata specchio della massima espressione tecnologica e innovativa. Quindi ai nostalgici non resta che ricordare i tempi belli di una volta.
Sul web a qualche giornalista, è venuta anche l’idea di ricordare un dettaglio fondamentale, del modo di pensare delle scuderie oggi. Si è passati tutti ad una sorta di formula del “risparmio”.
I team infatti, sono costretti a ridurre le prestazioni dei propri propulsori, permettendo così il massimo impiego solo in momenti particolari come il Q3 in qualifica.
Si tratta comunque di un’evoluzione che non avrà fine, se solo pensiamo al regolamento stesso che si evolve e impone regole sempre più rigide, sopratutto in merito alla tutela dei piloti. Nel tempo le monoposto, sono diventate più larghe, più lunghe e con alettoni posteriori più larghi, in quanto ogni volta si cerca un favoreggiamento maggiore in merito all’aerodinamicità.
Di fatto un cambiamento ulteriore lo avremo proprio nel regolamento, per quanto riguarda appunto il nuovo anno.
Pare si parli di un regolamento, più semplice,esplicito con meno penalità. Di fatto ciò è quello che almeno molti chiedono, visto e considerato che negli ultimi anni uno dei temi che più ha infastidito i tifosi è la poca chiarezza e trasparenza del regolamento tecnico.
La poca chiarezza porta di conseguenza a interpretazioni da parte dei team che comportano poi alla creazione di soluzioni definite “borderline” perché non c’è una specifica regola che ne dichiara la chiara legalità o meno. Questo magari poi ha portato poi, a penalizzare qualcuno si e qualcuno no.
Un esempio è il caso che ha tenuto banco nell’ultimo terzo della stagione 2018, dove la soluzione dei cerchi forati della Mercedes è stata considerata oltre il regolamento per molte squadre, sopratutto per la Ferrari ma che la Fia ha considerato parzialmente legali.
La rivoluzione quindi potrebbe essere, quella di avere un regolamento semplificato e libero.
Si parla molto ovviamente, anche delle nuove regole pro-sorpassi.
L’ex direttore tecnico di Ferrari e Mercedes è convinto che le nuove regole pro-sorpassi produrranno un effetto benefico e in merito infatti ha dichiarato:
“Finché le macchine non saranno in pista non potremo valutare appieno le soluzioni che hanno approntato le squadre. Tuttavia, dai dati ad oggi in nostro possesso, il miglioramento dovrebbe essere intorno al 20%. Quindi siamo a circa un quarto della previsione iniziale. Ciò non significa però che saranno modifiche una tantum, nel senso che una volta attuate non verranno più riviste“.