Red Bull Ring 2019 MotoGP – la gara
Si preannuncia una sfida Ducati – Marquez durante questa sfida estiva del Red Bull Ring 2019 MotoGP.
Grande partenza di Marc Marquez, con Andrea Dovizioso che va ad attaccare dal primo momento. Anche per Rossi è fondamentale riuscire a fare una buona partenza e così sembra esserci riuscito. Ma fra i litiganti vince Quartararo che si mette in testa, seguito da Dovi che non ha mollato, mente lo spagnolo Pole Man finisce al quarto posto.
Peccato per Crutchlow caduto dopo il primo giro, nel frattempo Valentino riesce a salire in quinta posizione e siamo felici di vederlo qui.
Miller che si era piazzato in quarta posizione cade a 20 giri dalla fine, e per Rossi la bella opportunità di salire in quarta. In testa a questo punto ci sono Marquez, Dovizioso, Quartararo e Rossi. Un quartetto aggressivo che sta dando veramente spettacolo.
Mancano 11 giri alla fine e Dovizioso è letteralmente attaccato con le zanne alla gomma posteriore del pilota della Honda, tanto da riuscire a riprendere la prima posizione a 9 giri dalla fine. Ma sono lì quasi accavallati l’uno all’altro. Comunque vada è stato bellissimo fino a qui, una bella gara, di quelle combattive.
A 3 giri dalla fine la lotta si fa ancora più ardua, non ci passa uno spillo è tutto un cambiare e scambiare Marquez, Dovizioso, Dovizioso, Marquez, come dietro ormai non ci fosse più nessuno, la sfida vede solo loro ormai.
Ultimo giro, grandissima prova di carattere, è vicinissimo e passa, riesce a passare alla grande Dovizioso. Battere Marc Marquez non è banale e farlo così è da campioni da veri fenomeni.
La Yamaha è riuscita a dare un grande spettacolo oggi, riprendendosi delle ottime posizioni, arrivando in fila dietro Honda e Ducati, di più non potevano.
“Sono felice perché oggi avevo commesso un forte errore nella scelta della gomma posteriore perché poi in pista ho visto che le soft avevano un’aderenza migliore. Dovi ha fatto un gran bel lavoro. Al momento siamo in testa e continuiamo su questa strada.”
Queste le prime parole di Marc Marquez.
Diciamo che ci siamo ripresi, considerano che sulla pista di Brno, la gara era risultata un po’ noiosa con basse prestazioni.
“Anche per me sembrava impossibile, nell’ultima curva non riuscivo a frenare come Marc ma era l’ultima e dovevo provarci. In passato forse ci pensavo un po’ troppo e questa volta invece ho fatto qualcosa di pazzo”
Queste invece sono le parole del vincitore che alla fine termina ricordando Luca Semprini, inquadrato poi nella sua foto, lì sulla ducati.
Dal 2016 da quando il circuito è entrato in calendario la Ducati ha una scia positiva su questa pista che a questo punto continua anche oggi nel 2019.
Arthur sul podio che alza il premio dedicandolo a Semprini, morto nel sonno nella sua camera d’albergo a Brno, a soli 35 anni, l’addetto stampa della Ducati per Danilo Petrucci, è scomparso senza un motivo apparente, lasciando un pugno nello stomaco per Petrucci e per tutti coloro che lo circondavano.