Ferrari all’opera per nuovi respiratori
Dopo la notizia dal mondo della MotoGP, dove abbiamo visto il circuito del Mugello donare tutte le proprie attrezzature mediche, ora è il momento della Ferrari che fa partire il suo GP F1 2020 della Solidarietà.
Tutto quello che sta accadendo sul territorio italiano sta dando grande dimostrazione che nei momenti difficili l’Italia si ricompatta, mostrando grande solidarietà e anche di efficienza. Certo, solo un mese fa, nessuno avrebbe mai pensato che la fabbrica della Ferrari, da dove escono le auto più belle del mondo, si sarebbe messa a realizzare respiratori polmonari per le unità di terapia intensiva.
Il piano è in lavorazione e ci sono già stati incontri e riunioni per definire con la massima rapidità il progetto operativo. Dovrebbe avere il sapore di un vero e proprio blitz da fare al volo che in tempi normali aziende con un così alto livello di efficienza e qualità impiegherebbero mesi.
La Siare Engineering, un’azienda emiliana che produce questi tipi di apparecchi per ospedali specializzati che in precedenza erano venduti soprattutto all’estero, nei giorni scorsi è stata contattata dal governo per interrompere le esportazioni e potenziare al massimo la produzione in modo da rispondere all’emergenza del coronavirus.
Se l’epidemia dovesse accelerare, l’unica risposta sarebbe proprio quella di disporre del maggior numero possibile di apparati che aiutano la respirazione. La Siare ha di solito 35 dipendenti e fattura circa un milione al mese ma l’obiettivo attuale che ha richiesto la Protezione Civile è di assemblare 125 respiratori salvavita a settimane, 2.000 entro il mese di luglio.
Di conseguenza la situazione emergenziale è rapidamente risalita fino a Torino dove c’è la sede di Fca e, soprattutto, della Exor, la holding della famiglia Agnelli che controlla, fra l’altro, Fiat Chrysler, CNH e Ferrari e fino all’anno scorso anche la Magneti Marelli.
Così Fca, Ferrari e Marelli, in questi giorni con le linee ferme per non esporre gli operai al contagio e per gestire al meglio il fermo di mercato. Cosa che fra l’altro non è un problema per la rossa che ha i suoi modelli con un’attesa media di oltre un anno. Hanno ben pensato di mettersi a disposizione e ora si sta studiando il tipo più adatto di intervento.
Oggi chi lo nega o chi fa finta di vivere la propria vita come se non fosse successo nulla, incurante anche delle regole più semplici è un cieco o un grande stolto. È inutile negarlo e girarsi dalla parte opposta, la situazione che ha stravolto l’Italia, l’Europa e il mondo intero oggi è davvero drammatica, lo sappiamo bene.
Siamo in piena emergenza a causa dell’epidemia di Coronavirus, per questo motivo si cercano aiuti ovunque, da chiunque si pensa possa dare una mano.
In questo scenario la situazione più drammatica chiaramente la stanno vivendo gli ospedali e in particolare i reparti di terapia intensiva. La tipologia di attrezzatura che serve maggiormente sono appunto i respiratori, che purtroppo scarseggiano.
Per questo motivo la Ferrari ha fatto quello che in altre Nazioni è stato richiesto dal Governo. Il primo è stato il Governo inglese che ha avuto l’idea di chiedere a costruttori come Jaguar Land Rover, Honda e Ford di contribuire a realizzare respiratori e anche altre attrezzature sanitarie.
Jaguar Land Rover ha già risposto positivamente a questo appello, e ha fatto sapere che si impegnerà per supportare chi ha bisogno in questo periodo così complicato. Ford sta valutando la richiesta, Honda invece ha dichiarato di essere stata incaricata dal Governo inglese di cercare di capire come possa iniziare a costruire attrezzature mediche specializzate per fronteggiare l’emergenza Coronavirus, l’idea del Governo è ovviamente molto interessante, anche se chiaramente le difficoltà sono tante.