Donazioni, quante sono e come collaborare

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Tante le persone famose, fra star e sportivi che stanno facendo la loro parte in questa guerra ad un nemico invisibile ma devastante, grazie alle donazioni. Noi abbiamo provato ad elencare qui tutte le varie porte che aperte per poter offrire un proprio contributo, restando a casa.

Vi segnalo in primis l’ultimo che mi è arrivato, portato avanti dal Primario di rianimazione del Monaldi, Antonio Corcione che positivo al Covid-19 è costretto in quarantena a casa. Questa la richiesta:

“Aiutiamo i medici del Monaldi di Napoli! Sono Antonio Corcione e dirigo la Rianimazione covid al Monaldi. Ogni giorno vivo una battaglia per salvare tutte le persone che arrivano al nostro ospedale in condizioni critiche. Non possiamo permetterci di arretrare di un millimetro ed abbiamo bisogno di tantissimo aiuto. I malati con polmoniti gravissime aumentano in maniera esponenziale. La vita di molti dipende da un ventilatore meccanico ma i ventilatori che abbiamo, temo, non siano sufficienti. Abbiamo bisogno anche di mascherine per proteggere il personale sanitario. Ho deciso di lanciare questa campagna per acquistare quanti più ventilatori e mascherine possibile, oltre che per far rendere consapevoli tutti della solidarietà dei cittadini. Questo motiva e sostiene ulteriormente noi medici impegnati in prima linea. Per fortuna non ci stanno facendo sentire soli. Voglio ringraziare tutte le associazioni, le fondazioni, gli ordini professionali, le Onlus ed i cittadini tutti, che continuano ad aiutarci in tutti i modi. La Regione Campania si sta adoperando oltre misura per un’assistenza sanitaria pronta ed efficace. Ma tutto questo non basta. La sfida è più grande. Ora abbiamo bisogno del tuo sostegno. Dacci una mano. Insieme ce la faremo!”. 

Per aiutare il Monaldi, cliccate QUI.

Fra le città in crisi in questo momento sicuramente Bergamo, ecco quindi tutti i riferimenti per aiutare l’Azienda Socio Sanitaria Territoriale Giovanni XXIII:

“In molti ci chiedono come aiutarci: se desideri sostenerci, anche con un piccolo contributo, in questa situazione di emergenza, puoi aiutarci a fronteggiare il Coronavirus facendo un bonifico intestato a Azienda Socio Sanitaria Territoriale Giovanni XXIII

IBAN IT52Z0569611100000012000X95

BIC: POSOIT22 (se richiesto)

indicando possibilmente nome, cognome e codice fiscale del benefattore.

I fondi raccolti verranno utilizzati per l’acquisto di:

Ventilatori

Dispositivi di ventilazione non invasiva

Monitoraggi emodinamici

Cuffie, camici e occhiali monouso

Attenzione: nessun altro conto corrente o modalità di raccolta via web è stata concordata né autorizzata dalla nostra azienda, ad eccezione della raccolta fondi organizzata dal CESVI sulla piattaforma”

Fra i più famosi, anche il San Raffaele di Milano che ha istituito una pagina da compilare online, per poter donare, ricordiamo ovviamente, sempre rimanendo a casa. Per donare al San Raffaele, cliccate QUI. Ovviamente tutti gli importi raccolti saranno destinati a sostenere spese direttamente legate alla gestione dell’emergenza Coronavirus.

Raccogliamo qui anche un altro appello:

“Fondazione Ricerca Molinette ONLUS ha avviato una campagna di raccolta fondi per sostenere con un aiuto concreto i medici, gli infermieri e, in generale, i reparti ospedalieri coinvolti nell’emergenza Coronavirus all’interno della A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino (Ospedale Molinette). Abbiamo aperto la campagna “INSIEME IN PRIMA LINEA” perché vogliamo tener fede alla mission di Fondazione Ricerca Molinette – rispondendo ai bisogni dell’Ospedale e dando supporto per migliorare le condizioni di cura dei pazienti – oltre che per senso civico e spirito di solidarietà. La spinta ci è poi giunta da numerose richieste e donazioni spontanee che arrivano alla Fondazione in questi giorni, a testimonianza di quanto la popolazione torinese e piemontese sia accanto ai suoi operatori sanitari e alle persone colpite dal Coronavirus.”

Quindi cliccate qui per PER DONARE A FONDAZIONE RICERCA MOLINETTE ONLUS, SPECIFICANDO LA CAUSALE “EMERGENZA CORONAVIRUS”.

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