Viaggiare oggi: dove non possono andare gli italiani
L’estate si sente sempre più vicina, con essa arrivano le ferie estive e di conseguenza la voglia di viaggiare, complici anche i prezzi convenienti che tante Nazioni iniziano a sfoggiare per accaparrarsi i turisti. Ma come sapete ancora oggi si vive alla giornata e tante regole, cambiano mese per mese, in quanto la situazione è in continua evoluzione. Ecco perché abbiamo deciso di dedicare questa guida viaggio ai posti dove gli italiani sono accolti o no. Ovviamente prima di partire informatevi nuovamente se la situazione sanitaria ha modificato di nuovo gli accessi.
Dal 3 giugno sono liberamente consentiti, in base alla normativa italiana, gli spostamenti per qualsiasi ragione da e per i seguenti Stati:
– Stati membri dell’Unione Europea quindi gli Stati membri della UE: Italia appunto, Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria;
– Stati parte dell’accordo di Schengen ovvero gli Stati non UE parte dell’accordo di Schengen sono: Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera;
– Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord;
– Andorra, Principato di Monaco;
– Repubblica di San Marino e Stato della Città del Vaticano.
Inoltre dal 3 giugno, le persone che entrano o rientrano in Italia da questi Stati e territori non sono più sottoposte a sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario per 14 giorni, a meno che non abbiano soggiornato in Paesi diversi nei 14 giorni anteriori all’ingresso in Italia.
Attenzione, però è possibile che alcuni di questi Stati nominati applichino forme di restrizione all’ingresso, come misure di quarantena obbligatoria. In particolare fino al 15 giugno questi sono:
Austria -> Fino al 15 giugno, fatti salvi motivi particolari di salute e di visita ai familiari, è permesso l’ingresso dall’Italia purché si abbia un certificato medico attestante la negatività al Covid 19, non risalente oltre i 4 giorni prima. In assenza del certificato è obbligatorio sottoporsi ad un isolamento fiduciario di 14 giorni, possibilità esistente solo per i cittadini austriaci e per chi è residente o domiciliato in Austria. Il ministero degli Interni di Vienna ha confermato altresì che l’Austria già da adesso può essere attraversata senza fare soste. Rimangono sospesi fino al 14 giugno i collegamenti aerei con l’Italia; mentre quelli ferroviari con l’Italia rimangono sospesi fino al 25 giugno. In caso di arrivo via aereo il quale è possibile solo con volo non diretto dall’Italia, esclusivamente ai cittadini residenti o domiciliati in Austria è offerta la possibilità di effettuare presso un laboratorio privato presente in aeroporto un tampone Covid 19. La negatività del tampone esonera dalla prevista quarantena.
Belgio -> Le autorità federali belghe hanno reintrodotto i controlli di frontiera a partire dal 20 marzo, al fine di impedire l’accesso al Paese a chi non ne abbia reale necessità cioè coloro che non sono residenti o che non abbiano una valida motivazione lavorativa; i viaggiatori atterrati a Zaventem ricevono inoltre una nota informativa con l’invito ad osservare un periodo di auto-isolamento a domicilio per 14 giorni.
Bulgaria -> Permane per i viaggiatori provenienti dall’Italia l’obbligo di osservare, una volta entrati nel Paese, un periodo di isolamento domiciliare di 14 giorni.
Cipro -> Ancora oggi non è possibile l’ingresso per gli italiani.
Croazia -> L’ingresso per gli italiani, dal 29 maggio, è permesso anche per finalità turistiche, se si esibisce alla frontiera prova di prenotazione alberghiera o in altra struttura ricettiva.
Danimarca -> Per i cittadini italiani è prevista al momento una riapertura delle frontiere a partire dal 31 agosto.