MotoGP Valencia, le novità in pista
La tappa di oggi, in MotoGP Valencia, si porta dietro qualche novità della settimana. Quella che forse ha più di tutto sconvolto è stata la sentenza definitiva nei confronti di Andrea Iannone. Che ai microfoni di Sky ha così dichiarato la sua posizione:
“Non è il momento di parlare della squalifica, è una cosa molto pesante per me da digerire. Volevo venire e sono venuto per ringraziare tutta l’Aprilia che non mi ha mai abbandonato, volevo incornare persone che mi hanno accompagnato l’anno scorso, Massimo Rivola è stata una persona straordinaria, come tutte le persone dell’Aprilia. Grazie a tutti per l’affetto, anche ai tifosi, non dimenticherò mai tutto questo nel bene e nel male. Non mi sento ancora un ex pilota, non ci credo ancora. Potrebbero aprirsi tante strade, ho avuto tante offerte da mondi differenti, ma voglio solo rimanere nel paddock, questo è il mio mondo. […] Ovviamente non sono uno che resta a casa a far niente ho necessità e bisogno di fare qualcosa. Cercherò di dare supporto alle persone in questo mondo, perché sono cresciuto qui, spero di trarne benefici da questa mia esperienza. […] Ringrazio tutti di cuore: è andata così, dobbiamo andare avanti, cerchiamo di fare tante cose belle, non dobbiamo mai darci per sconfitti”.
Insomma; la situazione del pilota dell’Aprila alla soglia dei suoi 31 anni non è sicuramente delle migliori. Riuscire ad accettarlo sicuramente non deve essere facile ma quel che è certo è che appena riuscirà a realizzare realmente la sua situazione, si rimboccherà le maniche per tornare in qualche modo “in pista”.
Mentre in pista oggi scenderà sicuramente un Valentino Rossi che ha una grandissima voglia di riscatto dopo le ultime 3 gare, decisamente nere, passate fra covid e motori che fanno le bizze.
Valentino partirà dalla 16^ casella nel GP di Valencia e in merito ha dichiarato:
“Non sono niente di speciale, ma non vado neanche così male. Nella Q1 c’erano tante gocce d’acqua in pista e bisognava rischiare molto. Abbiamo fatto anche degli errori al box, non ero in pista nel momento giusto. Alla fine della stagione, ancora non sappiamo se la moto nuova è meglio di quella vecchia. Servirebbe una fusione produttiva fra quello che fanno in Giappone e una squadra di tecnici in Europa, compreso il test team”
Rossi ha chiuso le qualifiche del GP Valencia registrando 1:31.604. Non è riuscito ad accedere al Q2, anche a causa dell’improvviso cambiamento climatico all’inizio del Q1, quando le prime gocce di pioggia hanno iniziato a bagnare l’asfalto del circuito Ricardo Tormo. In merito ha affermato ad Antonio Boselli:
“Ci sono state delle condizioni difficili: non era né asciutto, né bagnato. Nelle Libere 3 abbiamo provato a migliorare il grip, ma ero abbastanza in difficoltà. Nelle Libere 4 abbiamo fatto delle modifiche del setting, sono migliorato molto anche come passo. Niente di speciale, ma neanche così male. Nella Q1 c’erano tante gocce d’acqua in pista e bisognava rischiare molto. Abbiamo fatto anche degli errori al box, non ero in pista nel momento giusto: bisognava fare il tempo all’inizio delle qualifiche. Peccato, perché avrei potuto fare meglio. Le previsioni dicono che in gara ci sarà il sole, speriamo di poter arrivare fino in fondo, magari prendendo qualche punto”.
Alla domanda:
“C’è il dubbio a fine stagione che forse la moto del 2019, o addirittura quella del 2018, possa essere più competitiva rispetto alla Yamaha di quest’anno?”
Ha risposto:
“Il problema è proprio quello: alla fine della stagione, ancora non sappiamo se la moto nuova è meglio di quella vecchia. Ogni pilota ha la sua idea leggermente diversa, però il problema è al nocciolo: la moto nuova non è mai abbastanza meglio di quella vecchia. Negli ultimi anni la MotoGP è cambiata tanto, i nostri competitor hanno fatto passi da gigante, basti pensare a KTM o Suzuki: adesso il gioco è tosto, il livello tecnico è molto alto, si spendono molti soldi e ci sono molti ingegneri. Gli altri hanno fatto questo cambio di marcia. Comunque non penso che se prendiamo la moto vecchia andiamo più forte, anche perché Morbidelli è in pole con una Yamaha: Franco mi sembra quelo più in forma, che ha più passo e che guida meglio”.