Formula 1 2020 Bahrain – la gara
57 giri per questa Formula 1 2020 Bahrain, interrotti praticamente subito, con Grosjean che va a sbattere e fa in tempo ad uscire dalla macchina, prima che questa finisca disintegrata in un enorme palla di fuoco. La gara si ferma subito quindi, dopo appena 2 giri, i piloti escono tutti dalle proprie monoposto e tengono gli occhi inchiodati sul monitor, per cercare di capire come sta.
Dai video, si evince che la macchina, sale con la ruota posteriore destra sulla ruota anteriore sinistra di Kvyat, questo fa perdere al pilota aderenza con il suolo e prende il muro in pieno, la macchina si spezza in due, prendendo fuoco immediatamente. Fa veramente impressione il modo in cui è ridotta la macchina e la scena. Un miracolo quello che è avvenuto, per fortuna il pilota non perde i sensi e riesce a balzare fuori dalla macchina.
“Bruciature a mani e caviglie, sospette fratture alle costole” questa la prima diagnosi per cui si decidere di portare il pilota in ospedale con l’elicottero.
Senza ombra di dubbio, da una prima analisi dei fatti, si comprende che a salvargli la vita dall’impatto è stato l’Halo un sistema di protezione usato dalla FIA che consiste in una barra curva posta a protezione della testa del pilota. Un sistema che in principio ricevette tante critiche, lo avevano addirittura nominato “infradito” per la sua forma. Non è un caso che il sistema è stato in grado di evitare che il casco entrasse in contatto con una barriera, visto che per il suo sviluppo, sono stati utilizzati una serie di incidenti già avvenuti.
Si riparte e dopo poco, si ribalta la macchina di Stroll, fortunatamente senza conseguenze. Una gara questa che sembra essere il riflesso dell’anno in corso. Ci si chiede se non sia il caso di chiuderla qui.
I piloti continuano a girare questa volta, in regime di Safety Car. Si riparte dopo quasi 10 giri e nel marasma accaduto fino ad ora, Hamilton ha mantenuto la testa, seguito da Verstappen, Perez, Alborn e Norris. Per vedere l’altra Mercedes dobbiamo scendere in 16esima posizione, mentre le Ferrari sono 7ima con Leclerc e 15esima con Vettel.
Al 18esimo giro siamo in una fase di degrado per le gomme, ma non è eccessivo.
A 20 giri, le prime posizioni vedono sempre Hamilton in testa, seguito da Verstappen, Gasly, Perez, Alborn e Leclerc, salito in sesta posizione. Mentre l’altra Ferrari è scesa in 17esima posizione.
A 30 giri, c’è solo una Ferrari che rasenta la zona punti, ed è quella di Leclerc in 10ima posizione.
A 40 giri effettuati su 57, in testa la prima e la seconda posizione non vogliono demordere, con Hamilton a governare e Verstappen che segna giro veloce, seguito da Perez, Alborn, Gasly, Norris, Sainz e Leclerc 8avo. Mentre per l’altra Mercedes di Bottas dobbiamo scendere in 10ima posizione e per l’altra Ferrari di Vettel, dobbiamo scendere in 16esima.
A 50 giri, le prime 4 posizioni sono le medesime, mentre la Ferrari è uscita dalla zona punti.
A 3 giri dalla fine problemi per Perez che stava andando a conquistare il terzo posto, fuma, molto probabilmente rilascia olio in pista, partono anche le fiamme sul retro. Safety Car a 2 giri dalla fine. Oggi tanto lavoro per gli estintori sulla pista.
Qualcuno attraversa la pista durante l’ultimo giro, questo fa arrabbiare Norris.
Finisce così questa gara dannata e infiammata dal primo momento, riescono a salire sul podio Hamilton e le due Red Bull di Verstappene Alborn.