MotoGP, il 2021 inizia proprio bene
Neanche il tempo di finire il motomondiale che la MotoGP 2020 inizia già a influenzare negativamente il 2021. La prima notizia, neanche a farlo a posta, riguarda il calendario del nuovo anno che per rimanere in linea con quello precedente ha ben deciso di iniziare a dare qualche taglio.
Brno, dove il Motomondiale fa tappa senza sosta dal 1987, non potrà ospitare il Mondiale delle due ruote l’anno prossimo, come annunciato dal sindaco, sarebbe anche a rischio il quinquennio 2022-2026. Nello specifico ha dichiarato:
“Decisione presa con dispiacere per un semplice motivo: mancano i soldi per l’ammodernamento dell’impianto e il miglioramento delle condizioni della pista, operazione richiesta da Dorna”.
Pare infatti che servirebbero quasi quattro milioni di euro:
“Inaccettabile nella situazione attuale, considerando anche che lo Stato ha già impegnato il budget straordinario per far fronte all’emergenza Covid. – rischia di restare fuori anche per il quinquennio 2022-2026 – Impossibile correre a Vrno un abbassamento delle richieste finanziarie da parte di Dorna e senza l’aiuto economico del governo di Praga“.
Queste le parole con cui Markéta Vaňková, sindaco di Brno. Il budget straordinario del paese è già impegnato per far fronte alla grave emergenza da coronavirus. Per quanto riguarda i prossimi anni, “Vedremo come si svolgeranno i negoziati” ha detto Vaňková.
All’atto pratico quindi, mancano i fondi per i necessari lavori sulla pista. Arriva così il primo forfait di una tappa storica del Mondiale MotoGP. Ovviamente questo riguarda tutte e tre categorie che non correranno l’anno prossimo sul Masaryk Circuit, saltando così, dopo 33 anni, la tappa in Repubblica Ceca per il 2021.
La città di Brno e la regione hanno anche chiesto soldi allo stato, ma senza successo. Inevitabile quindi annullare il Gran Premio per la prossima stagione.
Il Gran Premio della Cecoslovacchia, come si chiamava allora, viene inserito nel calendario mondiale nel 1965, 15 anni dopo le prime gare motociclistiche, con sede sul Automotodrom Brno. Tranne le edizioni non valide a livello internazionale tra il 1983 ed il 1986, rimane tappa fissa fino al 1991 con questa denominazione. Ritorna poi nel 1993 come GP della Repubblica Ceca, rimanendo ininterrottamente in programma fino a quest’anno. Una tappa decisamente storica, che ha visto grandi nomi in azione negli anni.
Qualche esempio?
Phil Read, Mike Hailwood, Giacomo Agostini, Luigi Taveri, Renzo Pasolini, Jarno Saarinen. Più avanti Alex Crivillé, Wayne Gardner, Max Biaggi, fino agli attuali ancora in azione. Registriamo anche i successi dei sudafricani Kork Ballington e Jon Ekerold (1978-1979 in 250cc e 350cc), un’eredità quest’anno raccolta da Brad Binder, in trionfo da rookie nella tappa MotoGP a Brno. Per le altre due categorie, nel 2020 vittorie tricolori con Enea Bastianini in Moto2 e Dennis Foggia in Moto3.
Ma questo non sarebbe l’unico disastro che si è abbattuto sulla MotoGP. A farne le spese, di un 2020 nero c’è anche Jorge Lorenzo, su cui si è abbattuta una vera e propria bufera giudiziaria. Il 5 volte campione del mondo, stando a una notizia uscita questa mattina sul quotidiano spagnolo El Confidenciàl, sarebbe coinvolto in un giro di società offshore studiato per muovere grandi capitali eludendo il fisco.