La sicurezza per Amazon
Il vaccino è arrivato e i numeri delle persone che hanno avuto la prima dose, continua a screscere giorno dopo giorno, ora dopo ora, in particolare sul territorio italiano dove a quest’ora sono quasi 600mila i vaccinati.
Questa buona prima fase del vaccino però non riesce ancora a placare gli animi di chi oltre a prendere le normali precauzioni è comunque preso dal panico. Ciò porta a chiedersi quando si potrà respirare e capire che possiamo affrontare una vita che abbia una parvenza di normalità, mantenendo le norme di sicurezza ma senza aver paura del prossimo che ci passa avanti.
Abbiamo voluto quindi approfondire quelle che sono le norme di sicurezza, prese dai corrieri per le consegne. In particolare, Amazon, norme entrate in vigore a Marzo 2020, quando cioè eravamo in pieno lockdown e Amazon Italia spiegava a Il fatto quotidiano:
“Abbiamo chiesto ai dipendenti e ai dipendenti dei nostri fornitori qualora non si sentissero bene, di rimanere a casa e consultare un medico. Oltre ad aver incrementato le attività di pulizia in tutti i nostri siti, abbiamo chiesto ai dipendenti di disinfettare e pulire frequentemente le proprie postazioni di lavoro e ai nostri fornitori di servizi di consegna di pulire i veicoli, all’inizio e alla fine di ogni turno con materiali disinfettanti/detergenti. Abbiamo comunicato ai dipendenti e ai dipendenti dei nostri fornitori che tutti devono lavarsi le mani con acqua e sapone, se non dovessero essere immediatamente disponibili, utilizzare un disinfettante per le mani con almeno una percentuale del 60% di alcol. Per quanto riguarda le mascherine, stiamo seguendo le linee guida fornite dall’Organizzazione mondiale della sanità. Naturalmente, se un dipendente o un dipendente dei nostri fornitori desidera indossarle, è libero di farlo e può trovarne disponibili presso i nostri depositi di smistamento in Italia”.
Fino a qui tutto giusto e sacrosanto, ma noi di MariannaCino.it ci teniamo a sottolineare che queste (al di fuori delle mascherine) sono norme igieniche che andrebbero tenute sempre, a prescindere se in giro c’è oppure no un virus.
Andando avanti, c’è stato poi un messaggio sommesso che attualmente risulta difficile da rintracciare. Messaggio che avvisava qualche cliente che i pacchi sarebbero stati lasciati all’ingresso delle abitazioni. Dove in teoria, il corriere a distanza avrebbe dovuto aspettare il proprietario del suddetto pacco.
Ciò che però sta accadendo, con estremo dispiacere per molti è che, chi ha il portiere, si trova di fatto tutelato da qualcuno che riceve il pacco nelle sue mani. Mentre chi non ha questa fortuna, si ritrova, nella migliore delle ipotesi, con il pacco abbandonato all’ingresso del palazzo, senza che nessuno attenda.
Ne consegue che molti si ritrovano la merce smarrita o danneggiata.