Terza dose, tutto quello che sappiamo al momento
Israele è stata la prima nazione al mondo a rendere obbligatoria la terza dose, per poter ottenere il Green Pass, senza non si può accedere ai luoghi pubblici, bar e ristoranti.
Christian Wigand, portavoce della Commissione europea ha dichiarato:
«Non è chiaro come evolverà il Certificato digitale Covid dell’Ue – il cosiddetto Green Pass – perchè è entrato in vigore molto prima che si parlasse di terza dose – ma al momento – l’unica data di scadenza prevista dal certificato è quella per chi è guarito dal Covid» che ha diritto al pass per sei mesi.
Durante la conferenza stampa della settimana scorsa ha specificato:
«La Commissione sta seguendo gli sviluppi a stretto contatto con gli esperti, inclusi quelli dell’Ema» che hanno recentemente raccomandato la terza dose per immunodepressi da 28 giorni dalla seconda e per over 18 almeno sei mesi dalla seconda dose.
Nel mentre l’Organizzazione mondiale della Sanità ha annunciato che il numero dei casi di Covid-19 è diminuito nell’ultima settimana, continuando il trend di discesa a livello globale iniziato ad agosto. Nell’ultimo bollettino, l’agenzia della sanità Onu ha riportato 3,1 milioni casi, segnando meno 9% rispetto alla settimana precedente, e circa 54mila morti.
Il bilancio dei positivi è sceso in tutte le regioni del mondo eccetto in Europa, dove il numero è rimasto costante rispetto alla settimana precedente. I casi sono scesi del 43% in Africa, del 20% sia nel Medio Oriente che nel Sud-est asiatico e del 12% nelle Americhe e nel Pacifico occidentale.
Il calo maggiore sul piano dei morti è stato registrato in Africa, con circa un quarto di decessi in meno. Secondo l’Oms, inoltre quasi un terzo dei Paesi africani è riuscito a vaccinare almeno il 10% della popolazione entro la fine di settembre.
Attualmente abbiamo già i risultati preliminari del primo studio descrittivo di co-somministrazione del vaccino quadrivalente ad alto dosaggio di Sanofi Pasteur con la terza dose di vaccino Covid-19 mRNA mostrano che la somministrazione contemporanea dei due vaccini è risultata sicura, ben tollerata e con una adeguata risposta anticorpale pari a ciascun vaccino somministrato singolarmente.
È quanto si legge in una nota dell’azienda, che ricorda che:
«Il vaccino antinfluenzale quadrivalente ad alto dosaggio è indicato negli adulti dai 60 anni di età in Italia. Si tratta dell’unico vaccino antinfluenzale – ricorda Sanofi Pasteur – che ha dimostrato una superiore efficacia nella prevenzione della malattia influenzale confermata in laboratorio e la riduzione delle complicanze associate all’influenza, come ricoveri per eventi cardiovascolari e polmonite, per 10 stagioni consecutive in più di 34 milioni di persone».
In Italia sono circa 150 le persone over 80 immunodepresse (trapiantati e malati oncologici con determinate specificità) che già il 7 ottobre hanno scelto di sottoporsi alla terza dose del vaccino contro il Covid-19. Mentre alla profilassi antinfluenzale possono aderire in maniera gratuita le categorie fragili over 60, con patologie croniche o a rischio come il personale sanitario, per il quale ora sta diventando obbligatorio.
Secondo i medici però, si dovrebbe parlare più che di una terza dose, di una dose aggiuntiva a completamento del ciclo vaccinale primario di 2 dosi, per raggiungere un adeguato livello di risposta immunitaria che porterebbe al 95%.