A cosa devono puntare gli investitori nel 2022

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Questo 2022 ci obbliga a tenere gli occhi ben aperti, soprattutto dal punto di vista degli investimenti. “Inflazione, azionario Usa e variante Omicron” sono questi, secondo gli esperti di Moneyfarm i temi che gli investitori dovrebbero monitorare in questo primo scorcio di 2022 per definire la propria asset allocation.

Richard Flax, chief investment officer Moneyfarm, osserva apertamente che sul fronte della corsa dei prezzi:

“…i mercati si aspettano che per il nuovo anno l’inflazione si normalizzi gradualmente e che i tassi nominali tendano ai target politici”.

Uno scenario che comunque sembra confermato dai miglioramenti dal lato della catena di approvvigionamento e dal contenimento degli effetti causati dalle numerose quarantene. In un simile contesto, prosegue il gestore:

“l’oro continua ad avere buone prospettive, sia come copertura dall’inflazione che in ottica di diversificazione di portafoglio. Lo spazio per un’ulteriore crescita sembra limitato invece per le obbligazioni inflation linked: questi prodotti, infatti, si comportano bene in presenza di shock inflazionistici, che però appaiono molto meno probabile nel 2022. Questo potrebbe quindi essere un buon momento per ridurre la quota di obbligazioni indicizzate all’inflazione in portafoglio”.

Quanto invece riguarda i titoli meglio posizionati per il prossimo anno, afferma:

“sarà importante monitorare le performance relative e l’impatto dell’inflazione nelle prime settimane del 2022, per capire se sia tempo di tornare a puntare sui titoli value”

Allontanandosi dunque dai titoli growth, i quali tendono a soffrire di più durante i periodi di tassi elevati a causa della loro leva relativamente alta e della maggiore incertezza circa i loro ricavi futuri.

Invece spostando lo sguardo Oltreoceano, continua il gestore di Moneyfarm:

“…la domanda chiave è se il mercato azionario statunitense continuerà o meno a sovraperformare il resto dei mercati sviluppati, nonostante i modelli abbiano identificato un premio per il rischio azionario più elevato in Europa per il 2022”.

Da monitorare, in questo senso, è anche l’effetto della potenziale approvazione (o ulteriore riduzione – come si preferisce) del piano fiscale da 1,75 trilioni di dollari di Biden, ma anche la situazione politica statunitense e il suo impatto sull’inclinazione della curva dei tassi.

Infine, la variante Omicron, molto diffusa ma meno letale delle varianti precedenti del covid, il che consente misure di contenimento meno drastiche rispetto al passato.

“È presto per dichiarare endemico il Covid-19, ma i mercati sembrano scommettere sul lieto fine” commenta Flax.

Occorrerà tenere d’occhio la situazione, per capire se Omicron finirà per dimostrarsi abbastanza potente da portare a nuove misure di lockdown generalizzate, specialmente nei mercati emergenti. Il gestore conclude affermando:

“Una possibile protezione da uno scenario negativo potrebbe essere quella di aumentare l’esposizione alle materie prime”

Resta il fatto che sia necessario conoscere un broker di fiducia, una piattaforma di professionisti su cui si possa contare. Per questo vi consiglio di rimanere aggiornati attraverso la pagina ufficiale di Moneyfarm il famoso consulente per gli investimenti online, fondato a marzo del 2011 e diventata una delle più grandi società di gestione patrimoniale digitale in Europa, regolamentata da FCA e CONSOB.

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