Vademecum contro le truffe del trading online
Le classiche truffe nel mondo del trading online, partono solitamente con una telefonata da un call center con la quale si chiede alla vittima di investire del denaro con il loro servizio, non chiedono mai grandi quantità di denaro, di solito circa 250 euro, per massimizzare le possibilità di truffa.
Dal 2009 al 2021 in Italia sono state rilevate 1.254 truffe finanziarie online, pari all’8,1% del totale mondiale, con una crescita enorme a partire dal 2017.
Numeri che rischiano di salire sempre di più con l’espandersi di questo settore.
Il dato è stato elaborato in un report dagli esperti di InvestinGoal, basandosi sulle segnalazioni della Consob, l’ente italiano che vigila sui mercati finanziari. In particolare, 794 truffe sono state relative al trading online (63,3%).
Le truffe sulle criptovalute sono cresciute molto a partire dal 2017 (+700%), ovvero l’anno in cui si cominciò a parlare di Bitcoin anche sui media non specializzati. Le truffe sul Forex sono sempre state più o meno presenti, ma anche queste hanno avuto un incremento enorme a partire dal 2017 (+1.500%), così come quelle sul trading online in generale (+561%).
La truffa “classica” parte solitamente con una telefonata da un call center. Solitamente gli operatori chiedono alla vittima di investire del denaro con il loro servizio: non chiedono mai grandi quantità di denaro, parliamo solitamente di solito circa 250 euro; per massimizzare le possibilità di truffa e per “sbloccare” la vittima.
Solitamente richiedono di effettuare i depositi con metodi che rendono difficile recuperare il denaro, ovvero in criptovalute o con bonifici verso paradisi fiscali.
Considerate che dopo il deposito possono esserci due tipi di modalità: il trading individuale e il conto gestito. Spesso per la prima tipologia la vittima viene fatta entrare in una piattaforma manipolata, qui il soggetto crede di guadagnare ma le cifre sono false e i soldi depositati irrecuperabili. Serve solo ad attirare le persone.
In altri casi la piattaforma è reale, ma dei sedicenti fund manager potrebbero spingere l’utente a compiere di proposito scelte di trading errate, in modo da fargli perdere il denaro e quindi arricchire le casse del broker.
Il conto gestito è invece manovrato da un finto fund manager che fa trading per conto del cliente. Tuttavia, il denaro è già sparito e il gestore del fondo fa credere alla vittima che il denaro nel conto stia aumentando.
Filippo Ucchino, amministratore di InvestinGoal:
“Le truffe purtroppo esistono e sono in aumento. A tutti quelli che mi chiedono informazioni su questi argomenti dico sempre la stessa cosa: se ti stanno chiamando senza che tu li abbia espressamente autorizzati, è una truffa al 99%. La Consob vieta espressamente le chiamate a freddo. Quindi, appena si capisce lo scopo della chiamata, la cosa giusta da fare è chiuderla e non rispondere più. Mi piacerebbe che lo Stato italiano facesse delle campagne di sensibilizzazione specifiche su questa problematica. Il registro delle opposizioni non funziona in questo caso, si tratta di truffatori che se ne fregano del tuo consenso”.
Un modo per prevenire le chiamate è quello di non fornire online il proprio numero di telefono, ad esempio per ottenere sconti o partecipare ai sondaggi.
Ma se vi arrivano, tranquilli è inutile farsi il sangue amaro, spesso le società in maniera poco seria passano sottobanco numeri di telefono.
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