Crollo Bitcoin e Criptovalute, ecco perché è avvenuto
Sta facendo ancora parlare di sé il brusco crollo dei Bitcoin e delle criptovalute, avvenuto la scorsa settimana. Ma chi non ha la memoria corta, ricorderà che non è la prima volta che le crypto bruciano i guadagni di un intero periodo.
Dall’inizio dell’anno il mercato è altamente volatile.
Il Bitcoin è crollato dai 69mila dollari di novembre a meno di 27mila dollari giovedì 12 maggio, quando ha bruciato un ulteriore 6% nelle prime ore della giornata.
A trainare il ribasso è stata la caduta verticale della stablecoin TerraUSD, oltre alla stretta monetaria della Fed e alla debolezza di Coinbase.
Le stablecoin che si propongono come mezzo di scambio più affidabile, sono tipicamente agganciate a un bene stabile come il dollaro statunitense e non sono destinate a fluttuare di valore. Molti trader li usano per acquistare altre criptovalute.
TerraUSD aveva il sostegno di società di venture capital credibili, tra cui Arrington Capital e Lightspeed Venture Partners, che hanno investito decine di milioni di dollari per finanziare progetti di criptovaluta basati su questa moneta. Questo ha dato “un falso senso di sicurezza a persone che altrimenti non sarebbero state a conoscenza di queste cose”, ha detto Kathleen Breitman, una delle fondatrici di Tezos, una piattaforma di criptovalute.
Ma TerraUSD non era sostenuta da contanti o altri beni tradizionali. Al contrario, la sua presunta stabilità derivava da algoritmi che collegavano il suo valore a una criptovaluta sorella chiamata Luna.
Questa settimana Luna ha perso quasi tutto il suo valore. Questo ha avuto immediatamente un effetto a catena su TerraUSD che mercoledì è sceso a un minimo di 23 centesimi.
Mentre gli investitori sono stati presi dal panico, anche Tether, la più popolare delle stablecoin e uno dei cardini del trading di criptovalute, ha vacillato rispetto al proprio valore di 1 dollaro. Tether è sceso fino a 0,95 dollari prima di riprendersi. (Tether è sostenuto da contanti e altri beni tradizionali).
Secondo Bloomberg, le stablecoin valgono 180 miliardi di dollari e svolgono un ruolo importante sul mercato cripto, intercettando i trader impegnati a parcheggiare i fondi spostandosi da un token all’altro. Dunque, le stablecoin stanno affrontando un test di resistenza per l’intero ecosistema digitale.
Come aveva già illustrato Valeria Portale, direttore dell’Osservatorio Innovative Payments e dell’Osservatorio Blockchain & Distributed Ledger del Politecnico di Milano, riferendosi alla volatilità del mercato:
“Nel 2021 il mercato delle criptovalute è altamente volatile”.
A inizio 2021 si è verificato il rialzo dei Bitcoin, per poi imboccare una fase di leggero calo. A metà marzo, dalla quotazione dei Coinbase in Borsa fino all’investimento di Elon Musk da 1,5 miliardi in criptovalute, abbiamo osservato una fase connotata da altissima volatilità.
Il consiglio è sempre quello di affidarvi ad un broker che vi faccia da spalla e vi sia da sostegno. Come e-toro trading che grazie ai suoi trader esperti e al sistema di Copy trading è di aiuto ai neofiti ma non solo, anche a chi ad esempio, vuole fare trading a tempo libero. Ma non affidatevi a nomi sconosciuti, diffidate dalle imitazioni e cercare solo piattaforme accreditate.