Amazon decide una nuova modalità di consegna
Anche se Bezos non tira più, direttamente, le redini della società, Amazon ha sempre come chiave di lettura per le sue operazioni future, l’innovazione e il raggiungimento di nuovi importanti obbiettivi che possano aiutare la società a crescere sempre di più.
Se vi state chiedendo cosa bolle ultimamente in pentola. Sappiate che Amazon ora ha intenzione di consegnare la merce dei negozi dei centri commerciali. Quindi se il programma dovesse diventare una parte permanente delle opzioni di consegna potrebbe aiutare Amazon ad espandere la varietà di beni che ha a disposizione mentre per negozi e centri commerciali è l’ennesimo tentativo di restare sul mercato.
Consegnare i pacchi dal centro commerciale a casa vostra. Cosa che spesso oggi accade già con la spesa. In pratica, consentire ai negozianti di spedire i prodotti dei propri negozi, utilizzando il servizio di consegna di Amazon che nel frattempo è già in giro a consegnare i suoi prodotti venduti.
Questo sta testando la società di Jeff Bezos, che cerca di ampliare i suoi servizi di logistica. In pratica i negozianti si trasformerebbero in ufficio postale e Amazon in un corriere puro.
Che vantaggio ne trarrebbe quindi la compagnia di Bezos? Se il programma dovesse diventare una parte permanente delle opzioni di consegna del gigante dell’e-commerce, potrebbe aiutare Amazon ad espandere la varietà di beni che ha a disposizione per la spedizione veloce.
Gli acquirenti che desiderano una spedizione in giornata o comunque al massimo in 2, potrebbero mostrare prodotti stoccati nel negozio di un centro commerciale. Per negozi e centri commerciali è invece l’ennesimo tentativo di restare sul mercato.
I gig worker di Amazon Flex in poche parole. Il test poggia sui conducenti Amazon Flex, gig worker che utilizzano i propri veicoli per consegnare i pacchi (guadagnano tra i 18 e 25 dollari l’ora, a seconda del tipo di turno, ma sono a loro carico costi come benzina, pedaggi e manutenzione dell’auto).
Proprio grazie alle comunicazioni tra Amazon e i conducenti Amazon Flex, Bloomberg ha scoperto il test, che al momento si concentra sui rivenditori degli Stati Uniti, tra Las Vegas e Virginia.
Al momento la società vanta una rete di consegna in 50 città. Amazon ha infatti iniziato a sviluppare il proprio servizio di consegne con Flex, lanciato nel 2015. 4 anni dopo Amazon ha avviato il programma Delivery Service Partner che si affida agli appaltatori per consegnare pacchi in furgoni blu a marchio Prime. Oggi Amazon gestisce la maggior parte delle proprie consegne negli Stati Uniti. Il servizio è attivo da allora in oltre 50 città degli Stati Uniti.
Ma cosa ne pensa la concorrenza?
L’iniziativa potrebbe intensificare la già forte concorrenza tra le aziende mature e startup che lavorano per consegnare rapidamente le merci ordinate online, spesso utilizzando i servizi dei conducenti a contratto. Instacart sta ampliando la sua offerta oltre i generi alimentari, DoorDash gestisce le consegne per rivenditori come Macy’s Inc. Altri rivali di Amazon come Walmart e Target poi usano driver della cosiddetta gig-economy per consegnare alcuni articoli dai loro scaffali.