Possibilità di recupero per l’Euro

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Il recente “studio” degli esperti ha evidenziato che le due fasi discendenti di 10% della divisa europea, c’è qualche presupposto per un tentativo di ripresa esteso a qualche settimana. La moneta unica intravede, anche se da lontano, una possibilità che cercherà di sfruttare dopo essere stati per mesi con la testa all’ingiù.

Visto che in questo settore non c’è mai nulla di semplice, cerchiamo di individuare i potenziali movers di fine mese, anche se la lista non sarà esaustiva.

Negli Usa, già questa sera, verranno resi pubblici i verbali dell’ultima riunione del Fomc (Minutes), ma tutta la settimana ci terrà con il fiato sospeso per i numerosi dati macro. Nell’Eurozona, invece, anticipo l’aggregato M3 di venerdì e l’inflazione relativa al mese di maggio per martedì. Solo per citare alcuni appuntamenti come se le preoccupazioni per i tassi, la stagflazione e la guerra non fossero sufficienti.

Come di consueto, guardando tra gli elementi che compongono l’Euro Index (paniere valutario di mia creazione) alla ricerca di eventuali spunti operativi, conferme o smentite; se ne trae che a livello complessivo, per quanto riguarda la tabella, nel 61% dei casi (in rialzo rispetto al 55% della scorsa settimana) la divisa europea è in uno scenario rialzista o moderatamente rialzista nei confronti delle altre divise, mentre le performance a cinque giorni evidenziano un inizio di rafforzamento dell’euro nei confronti di alcune realtà.

La situazione puramente tecnica è però ancora ribassista, ma la divisa europea potrebbe tentare di guadagnare ulteriormente terreno.

Scendendo nei particolari per scavare qualche particolarità nei confronti della divisa europea e del dollaro Usa, gli esperti sottolineano i movers e gli spunti sull’euro.

L’Eur/Usd ha confermato la precedente ipotesi di “un ulteriore rafforzamento in caso di superamento di 1,065”, mentre sembra aver le carte in regola per avvicinarsi ulteriormente a 1,10 scarso. L’Eur/Aud si è “tuttora” fermato al momento a quota 1,528 circa, ma sembra tuttora in grado di avvicinarsi ulteriormente a 1,56.

L’Eur/Brl è ancora visibile nelle immediate vicinanze del precedente supporto posto a 5,20 e riflette sul da farsi. L’Eur/Cad tende a confermare la precedente ipotesi di:

“…ma è lecito un nuovo tentativo di rafforzamento e di raggiungimento del precedente obiettivo di 1,389”.

Possibile anche il test di 1,42, ma cautela. L’Eur/Cnh consolida attorno a 7,10, ma:

“… sembra aver le carte in regola per raggiungere 7,25/30”.

L’Eur/Czk testa “pericolosamente” il supporto di 24,55, mentre offre una situazione ben poco definita. Ancora possibile un rimbalzo. L’Eur/Jpy si mantiene tuttora al di sotto di quota 138, mentre un mancato immediato rimbalzo potrebbe contribuire alla realizzazione di un triplo massimo discendente. La situazione è rischiosa, ma avremo un segnale long sopra 138 con obiettivi 141 e 145. L’Eur/Sek non appare interessante questa settimana. L’Eur/Try sembra tuttora diretto verso 18, e oltre… L’Eur/Zar è tuttora in una fase di stallo; mentre andremo short sotto 16,50 e long sopra 17,20.

La divisa europea tende a guadagnare terreno e ci avviciniamo, forse, a un recupero di breve periodo dell’ordine di 3% circa; verso 885/90 dell’Euro Index.

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