Formula 1 2022 Baku – la Gara
Dopo aver ascoltato l’incantevole e profondo inno dell’Azerbaijan i piloti si sono preparati per la gara di Formula 1 2022 Baku cercando di combattere il forte caldo, nel migliore dei modi possibili.
Partire con la gomma gialla e poi passare alla bianca, sembra essere la strategia vincente secondo la Pirelli.
51 giri. Perez, Leclerc, Verstappen, Sainz, questo il gruppo al comando. Brutta frenata all’inizio per il monegasco che è stato risucchiato dalle Red Bull, vedendo un guadagno per Perez e costringendolo a difendersi da subito da Verstappen.
Al nono giro Carlo Sainz Curva 4 i freni lo mandano al parcheggio. Primo grande colpo di scienza. È subito bandiera gialla, Virtual Safety Car e ne approfitta Leclerc che va in Pit Stop, troppo lungo, non si capisce il perché. Il carrello non era ancora giù quando Charles ha fatto partire le ruote posteriori.
Molti altri piloti vanno a Pit tranne le Red Bull. Perché come sappiamo i tempi dei pit si dimezzano in regime di Safety. Quindi ora diventa un gioco di strategia. Ma se le Red Bull uscissero ora, a pochi secondi dopo il regime di Safety, rientrerebbero comunque alle spalle di Charles.
Al 14 giro uno sbaglio di Vettel potrebbe inficiargli la gara ma in un attimo, con un colpo di classe gira la macchina e torna sui suoi passi. Gli costa soltanto una posizione ma poteva andare peggio. Anche questo è spettacolo.
Al 17esimo giro Charles si infila fra le due Red Bull.
Pirelli dice che 42 giri con la Hard sono veramente troppi a limite del consigliabile.
A questo punto arrivano anche info sul primo e unico ritiro, con la rossa di Sainz che si è fermata per un problema idraulico.
A seguire si ferma in Pit anche Max e Leclerc torna ad essere leader del mondiale, cosa che era già prima e che aveva perso al primo giro.
Al 20esimo gito il motore di Charles va in fumo. Affidabilità 0 ancora una volta. La Ferrari è fuori dal GP Azerbaijan.
“La competitività c’è ma non per avere un risultato finale. Non possiamo ignorare questi punti persi. 25 punti sono tanti…”
Queste le prime parole di Charles Leclerc ai microfoni di Sky sport.
Forse il gioco della Red Bull di infilare il ghiaccio ovunque, prima della gara, per raffreddare la macchina il più possibile sta dando i suoi effetti.
Si ferma Zhou, anche lui per un problema idraulico e al 33esimo giro un altro motore Ferrari che parte, la Haas di Magnussen si ferma. Bandiera gialla. In VSC molti approfittano per fare i pit.
Al 35esimo giro, dopo 4 ritiri, tutti motorizzati Ferrari.
All’inizio della gara nei box Ferrari tutto era tranquillo, quindi la giornata di oggi stupisce troppo negativamente.
Al momento dell’apertura del DRS a Tsunoda viene fatto segno di fermarsi immediatamente, perché l’ala posteriore mostra evidenti problemi, soprattutto nella chiusura. Quindi si ferma per una “riparazione” anomala e “veloce”.
Finisce così, nelle prime 10 posizioni non c’è un motorizzato Ferrari, sul podio salgono Max Verstappen che vince qui per la prima volta in carriera, chiude Perez con la doppietta e Russell sul gradino più basso del podio. Tutto perfetto oggi per la Red Bull.