Patrocinatore stragiudiziale – le competenze necessarie

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Non è la prima volta che tratto questo mestiere eppure ancora oggi, spesso mi capita di leggere il dubbio sul volto delle persone, nel momento in cui, cito il mestiere del patrocinatore stragiudiziale.

Non tutti, infatti sanno quanto sia utile la figura professionale – di cui tratto in questo articolo – a supporto dei danneggiati, visto che l’avvocato esercita, per sua naturale vocazione e competenza, anche assistenza stragiudiziale a chi gliene faccia richiesta ed in tutti i campi in cui si estende la sua conoscenza, con i dovuti limiti delle cd. specializzazioni.

Eppure, oggi sono ancora tanti a non richiedere assistenza per via stragiudiziale ad un avvocato, perché la paura di incorrere in spese e tempi eccessivi, prima di ottenere il giusto risarcimento è sempre tanto.

Per cui spesso, se non fosse per il web o il passaparola non tutti saprebbero che chi ha subìto un danno può richiedere aiuto ad un avvocato o ad un patrocinatore stragiudiziale.

Quella del Patrocinatore Stragiudiziale è divenuta ormai una figura riconosciuta dall’opinione pubblica per la sua utilità e funzione anche sociale. Chi lavora in questo ambito, a differenza di tanti altri, sa bene che è inutile farsi la guerra, si sceglie di riconoscere, con consapevolezza la diversità di ruoli, di esperienze, di competenze, di attitudini anche personali che fanno la differenza nell’attrarre e fidelizzare il cliente.

Capita quindi spesso di incontrare studi accreditati, di avvocati, come lo STUDIO GIUSEPPE LEO dove si trovano più figure competenti che convivono, in modo da dare ad un cliente tutte le attenzioni possibili.

 

Per cui non dimenticate mai che la normativa tecnica UNI 11477:2013, dedicata all’attività non regolamentata (ex l. 4/2013) del Patrocinatore Stragiudiziale, definisce quest’ultimo “esperto di risarcimento del danno”.

La nozione di “risarcimento del danno” secondo il diritto civile è nozione davvero ampia e costantemente in evoluzione, ricomprendendo sia l’ambito della responsabilità extracontrattuale che quello della responsabilità contrattuale in tutte le possibili sfaccettature e sfumature. Per cui parliamo di un ambito davvero vasto, quindi non pensate di poter essere risarciti soltanto in caso di danni stradali.

Non a caso l’Osservatorio Nazionale Professioni del CNA 2018 (Terzo Rapporto Annuale realizzato da CNA Professioni – In collaborazione con Centro Studi CNA) al suo interno cita che:

“l’ambito di operatività dei patrocinatori stragiudiziali è principalmente correlato all’assistenza e consulenza nei danni conseguenti alla circolazione stradale di veicoli, ma si estende anche alla tutela risarcitoria degli infortuni sul lavoro, della malasanità e comunque di ogni altro evento di danno”.

Di conseguenza, se vi capita di imbattervi in un sito o in un patrocinatore che si muove principalmente su un terreno di predilezione nella categoria del risarcimento da danni da circolazione stradale, ponetevi qualche dubbio e optate per chi si mostra senza veli, con maggiori competenze, in quanto il patrocinatore stragiudiziale è più di una figura intermedia tra la vittima di un sinistro stradale e la compagnia assicurativa che deve risarcire il danno.

Purtroppo, un po’ di disinformazione, dovuta probabilmente all’inevitabile interpretazione riduttiva della normativa vigente, esiste ed è fuorviante per i consumatori, per cui vi consiglio di informarvi tramite qualcuno di competenza, prima di mettervi nelle mani di chiunque.

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