Amazon continua a mettersi in gioco sulle energie rinnovabili

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Amazon non smette mai di stupirci, recente è la notizia del suo incremento nel mondo dell’energia rinnovabile. Si parla di ben 71 progetti da aggiungere al suo già ben nutrito portfolio di impianti rinnovabili, con l’obiettivo di alimentarsi solo con energia pulita entro il 2025.

Ma non finisce qui, il famoso e-commerce sta lavorando anche a sostituire i carburanti con alternative a basse emissioni.

Per il momento Amazon ha annunciato ieri che si doterà di ulteriori 2,7 gigawatt di capacità energetica a zero emissioni attraverso 71 nuovi progetti. La società vuole arrivare a utilizzare esclusivamente energia generata da fonti rinnovabili, nel giro dei prossimi 3 anni.

L’ultima aggiunta porta a 379 il totale dei progetti di energia rinnovabile di Amazon attivi a livello globale, che stima di riuscire a produrre 50.000 gigawattora attraverso il suo portfolio: è una quantità di energia in grado di soddisfare il fabbisogno annuo di 4,6 milioni di case negli Stati Uniti.

Tra i nuovi progetti annunciati ieri, figurano 3 grandi impianti in India da 420 megawatt di capacità, con un parco solare in Polonia -il primo in loco- e varie installazioni di pannelli fotovoltaici sui tetti in Francia e in Austria.

La notizia è arrivata martedì, quando Infinium Holdings (società energetica statunitense in cui Amazon ha investito nel 2021) ha fatto sapere che fornirà al colosso dell’e-commerce i suoi electrofuels a basse emissioni di carbonio, che permetteranno di sostituire il gasolio utilizzato per alimentare buona parte del parco autoveicoli della compagnia.

Gli electrofuels, per chi non ne avesse ancora sentito parlare, sono dei carburanti a base di idrogeno creati utilizzando energia rinnovabile e anidride carbonica recuperata. Per via del loro ridotto contenuto di carbonio, l’azienda stima che consentiranno di ridurre le emissioni di CO2 di Amazon di una quantità annua equivalente a quella rilasciata percorrendo circa 5 miglia (otto chilometri).

Infinium vuole cominciare a impiegare gli electrofuels nei camion della sua flotta da mezzo-miglio in California, nel gergo della logistica, mezzo-miglio (middle-mile) è quel tratto che copre lo spostamento delle merci dalla fabbrica o dal porto fino al magazzino o al centro di distribuzione.

L’investimento di Amazon in Infinium rientra nel “Climate Pledge Fund”, il programma di investimenti da 2 miliardi di dollari lanciato 3 anni fa per sostenere economicamente le aziende che sviluppano tecnologie low-carbon.

Ad agosto Amazon ha firmato un accordo con Plug Power per la fornitura di 10.950 tonnellate di idrogeno “verde” (cioè ottenuto da elettricità rinnovabile) all’anno a partire dal 2025 e lo utilizzerà per sostituire l’idrogeno “grigio” (ricavato dal metano), il gasolio e altri combustibili fossili.

Amazon accelera sulle rinnovabili anche in Italia dando il via a 5 progetti di impianti fotovoltaici che verranno realizzati sui siti dei depositi di smistamento di Parma, Pisa, Perugia, Palermo e Cagliari, che avranno rispettivamente una capacità di energia di 135 kW, 182 kW, 128 kW, 99 kW e 110 kW per complessivi 654 kW.

Salgono così a 17 i progetti fotovoltaici sul territorio italiano, con una capacità complessiva di 9 MW, in aggiunta ai 3 progetti fotovoltaici fuori sede che avranno una capacità totale di 106 MW.

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