Gli errori più comuni nel trading

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Come spesso in passato vi abbiamo ricordato, il trading è un’attività che richiede una dose di controllo molto elevata, il primo fattore da considerare è sicuramente quello del controllo emotivo fino al controllo vero e proprio del rischio e dell’operatività.

C’è però un errore che accomuna tutti i traders, dai neofiti ai professionisti, un errore che questi ultimi sanno padroneggiare con maggior destrezza ma che in ogni caso è un errore che comunque commettono.

Ci riferiamo nello specifico alla “mancanza di pazienza” un fattore che potremmo identificare operativamente come l’errore di “timing” di entrata o di uscita da un trade effettuato.

Purtroppo, questo è uno degli aspetti più difficili da curare in quanto è frutto di molta esperienza ma soprattutto di un lavoro su sé stessi veramente importante. Prima dell’aspetto tecnico influisce l’aspetto psicologico. Proverò a spiegarvi in questo articolo il perché questo errore viene commesso spesso e in che modo evitare di commettere errori di timing nell’operatività.

Il trader dilettante è un trader che si sta affacciando al mondo dell’operatività diretta sui mercati finanziari; pertanto, la sua preparazione si incentra sull’aspetto tecnico, sullo studio dell’analisi tecnica, dell’analisi fondamentale e sulla costruzione del proprio metodo operativo. In questo senso ci si concentra quindi su un metodo puramente scientifico, scevro dalla psicologia e dalla costruzione di un giusto setup mentale che invece è aspetto fondamentale del trader professionista.

In sostanza il trader neofita cerca di capire in che modo il mercato si può muovere e come potrebbe sfruttare la direzionalità di un mercato a suo vantaggio, simulando inizialmente l’operatività per poi portarla in “reale” operando direttamente con capitale proprio.

Qui inizia il lavoro di confronto tra operatività in “demo” e operatività “reale” e si iniziano a vedere i primi problemi.

Solitamente il trader neofita si affaccia al trading reale, dopo il periodo dimostrativo dove quasi magicamente riusciva a portare in profitto il suo capitale senza tanti problemi, mentre ora, con capitale proprio, non riesce a replicare quell’operatività che tanto sembrava efficiente. L’errore più comune in questo senso è la mancanza di pazienza. Il trader in questione ha una certa “fretta” nel replicare quanto fatto in demo e pertanto lo porterà a effettuare operazioni con un timing anticipato rispetto a quello che risultava in demo.

L’esempio più plateale è quello del trader dilettante, che oramai si crede esperto e che riesce a fare delle analisi molto buone che a posteriori risultano “azzeccate”, ma allo stesso non riesce a sfruttare quest’ultime per via della fretta di vedere la realizzazione del movimento che viene pronosticato nell’analisi.

In sostanza, quando il trader va in reale ha fretta di vedere i frutti del suo trade, cosa che ovviamente non accade nell’ambiente demo, un ambiente di studio, più rilassato e privo di alcuna pressione psicologica circa la percezione del rischio operativo.

Nei trader esperti e nei professionisti questo errore è meno comune ma comunque presente. La ricerca della performance porta a una certa “fretta” nel conseguire risultati, pertanto il trader professionista, pur sapendo che la realizzazione delle sue analisi ha bisogno di tempo per essere esaudita, potrebbe incorrere nell’errore di “farsi scappare il trade” e perdere l’occasione di fare un trade con un rischio operativo ottimale.

Se vi state approcciando a questo mondo per la prima volta, vi consiglio di visitare la pagina ufficiale di etoro trading.

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