Recupero crediti, un aiuto fondamentale
La crisi economica che ha caratterizzato questo ultimo decennio, aggravati dalla Pandemia da Covid-19 prima e dall’inflazione poi, ha creato un clima nuovamente incerto ed instabile.
Le prime avvisaglie, in tal senso, le hanno avvertite, senza alcun dubbio, i titolari di imprese o attività commerciali, che in talune circostanze, purtroppo, non hanno visto onorato quanto era loro dovuto da parti terze. Situazioni sicuramente poco piacevoli, che in una fase recessiva, come quella che ci accingiamo a vivere, potrebbero aumentare facilmente, mettendo in alcuni casi in grande difficoltà le imprese, che già si sentono in crisi.
In molti casi, l’imprenditore o artigiano che sia, cerca in via bonaria, di trovare un accordo, concede un ulteriore lasso temporale al proprio debitore per far fronte ai propri impegni. Ma non sempre, purtroppo, questa operatività porta i frutti sperati. Diventa inevitabile, di conseguenza, rivolgersi a dei professionisti seri e qualificati per far sì che il debitore faccia fronte agli impegni originariamente assunti, pagando quanto contrattualmente pattuito.
L’attività di recupero crediti per imprese e artigiani, infatti, implica strategie totalmente differenti rispetto a quella del mondo privato, rendendo indispensabile avvalersi della consulenza e supporto di specifiche società che operano in maniera professionale nel settore. Il recupero dei crediti commerciali, infatti, implica la conoscenza approfondita della normativa presente nel nostro paese, andando a coprire tutti gli ambiti.
Per questo vi consigliamo di consultare STUDIO GIUSEPPE LEO per meglio rendervi conto di come si debba procedere in questi casi, per non vedere sfumare il proprio capitale. Lo studio appena citato è corredato di professionisti da anni nel settore, che posso senza ombra di dubbio chiarirvi le idee e darvi una mano considerevole.
Il caso più specifico che vede un’impresa o un artigiano rivolgersi ad una società di recupero crediti è quello più frequente, dovuto al mancato pagamento di una fattura da parte di clienti, indipendentemente dal fatto che questi ultimi siano privati cittadini o altre imprese.
In questa particolare circostanza, la via primaria per ottenere quanto originariamente pattuito è costituito dall’invio di una lettera di diffida, o comunque, in senso lato, nello svolgimento di tutte quelle attività che consentono il recupero del proprio credito tramite la via stragiudiziale. Come dice la parola stessa, essa, che rappresenta sempre la prima via battuta dalle società di recupero credito per evitare l’intervento dell’autorità giudiziaria.
L’attività stragiudiziale di una società di recupero crediti, tuttavia, non si esaurisce alla sola lettera di diffida. Qualora questa opzione non portasse i frutti sperati, i funzionari incaricati, nel rispetto di quanto previsto dalla legge, potranno anche prendere contatti telefonici col debitore, inviare lettere di messa in mora o, in extrema ratio, fissare un appuntamento in un luogo prestabilito per trovare un pacifico accordo.
D’altro canto, è nell’interesse del debitore cercare di risolvere la questione senza dover ricorrere alla via giudiziale, che sarebbe costretto a dover sopportare maggiori costi nel caso in cui la disputa venga procrastinata nelle aule dei tribunali. La via giudiziale, infatti, richiede inevitabilmente l’assistenza, sia lato creditore che debitore, di un avvocato, che valuterà, in base allo specifico caso, quali sono le attività maggiormente idonee da porre in atto per recuperare il credito dovuto.