Mondo Forex, scendiamo nei dettagli
Come anticipato nell’articolo precedente, oggi cominciamo con il parlarvi dei contratti di commercio Forex. Per le aziende attive nell’import export e dal profilo internazionale il forex è un riferimento imprescindibile poiché condiziona il valore delle merci e dei servizi scambiati.
A questo punto vi starete chiedendo: Come funziona il forex trading a livello contrattuale?
L’opzione più semplice sono i contratti a pronti o spot in cui la compravendita viene negoziata a prezzi di mercato.
Nel caso dei contratti forward, ad esempio, lo scambio si verifica solo al raggiungimento di un certo prezzo, in modalità aperta o concordando una data specifica entro la quale il contratto resta valido.
Esistono poi anche i contratti future. Questa tipologia di contratti forex – garantiti da una clearing house – prevede una data di scadenza per la compravendita.
Ci sono poi gli swap rientrano fra gli accordi interbancari e la loro applicazione è subordinata al verificarsi di condizioni ed eventi specifici.
In molti a questo punto si staranno chiedendo: Quanto si guadagna con il forex trading?
Come sempre, rischi e opportunità viaggiano insieme. Il forex non fa eccezione, grazie alla possibilità di applicare la leva e depositare sul conto un margine (deposito presso il broker) ridotto rispetto al valore scambiato sul mercato. Le modalità di applicazione dipendono dalla piattaforma utilizzata, senza dimenticare che un ricorso eccessivo alla leva finanziaria è tipico degli investimenti ad alto rischio.
Ma come fare trading su forex?
Come insegnano i principi della finanza comportamentale l’aspetto emotivo può incidere molto sulle decisioni di investimento e portare a scelte irrazionali. Affidarsi a un broker di fiducia è essenziale, considerando inoltre che le varie piattaforme offrono costi e condizioni diverse. Il nostro consiglio è quello di consultare forex etoro leader mondiale nel trading online.
Capire come funziona il forex trading è essenziale per operare in questo mercato. Aprire un conto demo è senz’altro consigliabile per gestire un po’ alla volta la volatilità del forex e familiarizzare con gli indicatori e gli stili di trading più diffusi come lo scalping, il day trading, lo swing trading e il trading di posizione.
Oltre al considerare il rischio di cambio è bene non sottovalutare i costi e le commissioni, variabili da broker a broker. Fra gli strumenti per mitigare l’esposizione c’è l’hedging, basato sulla correlazione fra coppie valutarie.
Quindi concludiamo dicendo che speculare sulla variazione dei tassi di cambio può essere una buona opzione per gli investitori con stili di trading a breve termine, grazie alla possibilità di eseguire diverse transazioni nell’arco di una giornata.
Se siete proprio dei neofiti sappiate che il FOReign EXchange market è il mercato in cui avviene la compravendita di valute, attivo su una rete globale distribuita sui quattro centri principali di Londra, New York, Sydney e Tokyo. Gli scambi avvengono sul mercato over the counter (OTC) e si basano sulla compravendita contestuale di valute, focalizzata perlopiù sulle cosiddette coppie maggiori come l’eurodollaro. Gli stili forex comprendono lo scalping, il day trading, lo swing trading e il trading di posizione. Il mercato forex è molto liquido e soggetto a fluttuazioni piuttosto ridotte dei tassi di cambio. Da qui il ricorso alla leva finanziaria, per definizione un moltiplicatore dei guadagni e dei rischi.