Pronto il debutto di eToro in Borsa
Yoni Assia, l’amministratore delegato del broker finanziario di trading e-toro online, ha affermato che presto “eToro diventerà una società pubblica”.
Di fatto si stanno valutando i mercati in cui poter far debuttare la società. Il top manager dell’azienda ha poi affermato
“Stiamo tenendo d’occhio i mercati pubblici e sono sicuro che alla fine diventeremo una società quotata”
Tuttavia, ancora non si sa nulla su quando effettivamente la piattaforma di intermediazione con sede nelle Isole Vergini Britanniche deciderà di collocare sul mercato le sue azioni.
“Qual è il momento ideale per farlo? Valutiamo sempre l’opportunità giusta al momento giusto e nel mercato giusto” si è limitato a dire Assia.
eToro già nel 2022, aveva fatto un tentativo di quotarsi tramite la Spac FinTech Acquisition Corp, in un’operazione che avrebbe dato alla società una valutazione di 8,8 miliardi di dollari. Tuttavia, il broker ha accantonato i piani dopo il crollo dei prezzi delle azioni e delle criptovalute.
Nel marzo dello scorso anno la piattaforma ha raccolto 250 milioni di dollari da società come SoftBank Vision Fund 2, ION Investment Group e Velvet Sea Ventures. A luglio, invece, eToro ha consentito ai primi dipendenti e investitori di cedere le azioni detenute per un valore complessivo di 120 milioni di dollari in una vendita secondaria, cioè una transazione dove la società non emette nuove azioni e non riceve alcun guadagno.
Quest’ultima operazione comunque ha significato una nuova valutazione dell’azienda poco sotto i 3,5 miliardi di dollari.
Scendendo nei dettagli, possiamo dire che nel 2023 eToro ha registrato entrate complessive per 630 milioni di dollari, in linea con il fatturato di 631 milioni di dollari dell’anno precedente. L’azienda ha raggiunto un margine operativo lordo di 100 milioni di dollari, ma non ha fornito una comparazione rispetto al 2022. Il broker non applica commissioni sulle operazioni di trading. La sua fonte di guadagno deriva dagli spread sugli ordini di acquisto e di vendita, nonché dalle commissioni per prelievi e conversione di valuta.
A ciò si aggiungono i ricavi ottenuti da eToro Club, un prodotto premium che parte da un abbonamento di 5.000 dollari ed è riservato ad alcune categorie di trader che vogliono un servizio più personalizzato, nonché commissioni, sconti e rendimenti più convenienti riguardo allo staking delle criptovalute.
Attualmente, l’intermediario finanziario può contare su un bacino di utenza di circa 35,5 milioni di trader. Lo scorso anno, la società ha superato i 10 miliardi di dollari di asset totali dei clienti in amministrazione.
L’obiettivo della società è l’intelligenza artificiale che negli ultimi tempi è diventata una componente molto importante del business di eToro, come ha riferito Assia.
“Circa l′80% del marketing, della grafica, dei contenuti e della localizzazione di eToro integra l’intelligenza artificiale”.
Inoltre, la nuova tecnologia viene utilizzata negli investimenti e nel trading. Contemporaneamente, le azioni legate all’AI (Artificial Intelligence) hanno attratto una platea ampia di investitori, il che ha sicuramente avvantaggiato la piattaforma.
“L’intelligenza artificiale sta generando un grande interesse nei mercati, oltre ad avere un grande successo tra la base di utenti di eToro”, ha aggiunto Assia.
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