I risultati dei test di Sepang
Allo stato attuale delle cose i risultati per la Moto GP a Sepang hanno fatto felici alcuni e scontenti altri. Gli sforzi premiati comunque, sembrano essere quelli della Ducati. Abbiamo di fatto alcune notizie che potrebbero darci un quadro approssimativo per i prossimi mesi, quando inizierà il mondiale in Quatar.
Pare comunque che anche la Yamaha si sia messa finalmente l’anima in pace e ci auguriamo veramente che sia riuscita a trovare la sua strada. Sopratutto secondo quanto Valentino Rossi afferma, sembra quindi che il processo di ristrutturazione della Yamaha durante tutto l’inverno abbia portato qualche saggio risultato.
Eppure, il pilota più veloce della Yamaha durante la tre giorni di test in Malesia è stato Maverick Vinales. Anche se c’è da dire che il pilota spagnolo non è riuscito a raggiungere i giri veloci della Ducati appena dopo Danilo Petrucci, ma insieme ad Alex Rins ha dimostrato di essere il più costante a tenere il passo.
Inoltre, vanno sempre considerate le condizioni atmosferiche è di fatto necessario tenere presente che la pista è, per così dire migliorata, con il passare del tempo grazie all’assenza della pioggia. Questa circostanza ha permesso che il livello di grip fosse al di sopra della media tipica del tracciato.
Se si prendesse come campione la media dei 20 giri migliori del terzo giorno, Vinales detiene il secondo posto, a soli 72 millesimi da Rins. Avendo il motore nuovo quasi pronto per l’approvazione. Di fatto la nuova M1 ha migliorato la sua stabilità, sopratutto all’ingresso delle curve e questo grazie all’elettronica ed al freno motore.
Lo stesso Valentino Rossi che ha chiuso decimo, alla fine dei 4 giorni di test, in merito ha dichiarato:
“Il percorso per sentirsi molto competitivi è ancora molto lungo, ma il gruppo di lavoro e l’atmosfera sono buoni. Il problema è che anche lo svantaggio che dobbiamo recuperare è enorme”
Mentre come vi dicevamo in precedenza la Ducati è risultata essere un vero e proprio missile sul giro secco.
L’analisi dei tempi chiarisce che sul giro veloce, in un circuito complicato ed impegnativo per il motore come Sepang, le Ducati sono praticamente imbattibili.
Va detto ovviamente che il fatto che quattro delle moto italiane abbiano lasciato la Malesia in cima alla lista dei tempi, significa molto in termini di versatilità della Desmosedici GP.
Di fatto gli esperti puntano molto al fatto che una di queste, una GP18, appartiene a Pecco Bagnaia, ovvero il debuttante italiano che ha stabilio il secondo miglior tempo mai realizzato su questa pista. Il costruttore di Borgo Panigale ha quindi seguito una strada conservativa, per cercare di portare a segno i migliori risultati. Il punto di partenza era già buono e ora resta da vedere che miglioramento potrà avere la moto, specialmente in curva.
In merito Dovizioso ha dichiarato:
“Un tabella dei tempi come questa, con quattro Ducati davanti a tutti, mostra la competitività della nostra moto. Nonostante questo, dobbiamo mettere in discussione tutto. E’ ovvio che Yamaha ha fatto un passo avanti importante, perché era anche il costruttore che ne aveva più bisogno e non possiamo valutare la Honda perché Marquez e Crutchlow non sono al 100% e Lorenzo non c’è nemmeno”.