MotoGP 2020 a rischio
Se in Formula 1 vige l’ottimismo o quanto meno la speranza in MotoGp aleggia lo spettro della chiusura totale fino all’anno prossimo.
Di fatto la Dorna, proprietaria del circus del Motomondiale, sta iniziando a mettere le cose in chiaro. Quello che si evince è che il campionato del mondo delle MotoGp 2020 è a rischio, così come lo sono, anche quelli relativi alle Moto2 e alle Moto3. La società spagnola attraverso un comunicato ha fatto ha specificato:
“Se la pandemia resterà più a lungo di quanto nessuno di noi sia in grado di anticipare e le restrizioni di viaggio restano in vigore, solo come ultima risorsa si prenderebbe in considerazione la possibilità di discutere la cancellazione della stagione 2020. – lasciando la porta aperta alla speranza, nel comunicato ha poi specificato – L’obiettivo principale è sempre stato e rimarrà il tentativo di organizzare la stagione con il maggior numero possibile di gran premi, concludendo entro l’anno solare 2020”.
Di fatto a causa dell’emergenza Coronavirus soltanto qualche giorno fa è arrivato un nuovo slittamento per la partenza del campionato del mondo delle MotoGp. Così gli organizzatori della Dorna hanno comunicato ai team il rinvio a data da destinarsi di altri due Gran Premi, quello d’Italia in programma al Mugello il 31 maggio e quello di Catalogna, previsto il 7 giugno a Barcellona.
Lo spostamento di questi due appuntamenti è arrivato pochi giorni dopo il rinvio del Gran premio di Le Mans, in Francia, da riprogrammare al pari della prova di Jerez de la Frontera.
Allo stato attuale quindi, da calendario, la prima data utile per la partenza della stagione di MotoGp 2020 è adesso quella del 21 giugno, quando è in calendario il Gran premio di Germania sulla pista del Sachsenring.
Mentre per Moto2 e Moto3 che hanno corso una gara, a Losail, in Qatar, dove i team della classe di mezzo e di quella cadetta erano rimasti dopo avere concluso gli ultimi test pre-stagionali.
A commentare sui continui rinvii da parte della Dorna, anche Valentino Rossi che aveva aperto alla possibilità di una stagione in formato ridotto:
“Non è detto che ne dobbiamo fare 20 o 19 gare per forza. Questa cosa della doppia gara nel weekend può essere un’idea, ma anche un campionato di 12, 13 gare con il format della MotoGp non sarebbe un dramma”.
In tutto ciò è sempre da determinare il futuro del Dottore, che potrebbe scegliere di correre per un altro anno se la stagione dovesse essere annullata. Ma con quale team poi, è ancora tutto da vedere.
Insomma nel mondo delle due ruote, c’è del pessimismo, nonostante la volontà e il pensiero ovviamente della società spagnola e non solo restino sempre li stessi:
“Volontà è quella di disputare il mondiale”
L’obiettivo principale:
“è quello di tornare a competere in questa stessa stagione – la realtà, però, è un’altra – la pandemia del coronavirus ha già costretto ad una revisioni del calendario 2020 del campionato del mondo MotoGP rinviando o riprogrammando una serie di eventi. Trovandoci in una situazione ancora incerta, Dorna Sports desidera riaffermare che le competizioni sono la nostra massima priorità nel 2020. Siamo in costante contatto con i promotori dei Gran Premi, FIM, IRTA, MSMA e insieme monitoriamo da vicino la situazione, mantenendo i canali di comunicazione tra ogni pilastro del nostro sport il più aperti possibile. L’obiettivo delle diverse parti coinvolte è quello di ricominciare a competere non appena sarà sicuro farlo”.