Criptovalute, ecco di cosa si tratta
Mi sono resa conto che spesso vi ho detto che potete trovarle disponibili sulla piattaforma ufficiale di etoro trading ma non ho mai provato a spiegarvi nel dettaglio cosa esse siano. Cosa che invece reputo fondamentale, considerando che ci rivolgiamo sempre a dei lettori nuovi che non conoscono ancora bene il mondo del trading online.
Criptovaluta o criptomoneta (come meno spesso avrete sentito chiamare) non è altro che l’italianizzazione dell’inglese cryptocurrency e si riferisce ad una rappresentazione digitale di valore basata sulla crittografia. L’etimologia del vocabolo deriva, secondo alcuni, dalla fusione di “cryptography” cioè crittografia e “currency” che sta appunto per valuta: si tratta in pratica di una risorsa digitale paritaria e decentralizzata.
Le criptovalute o criptomonete, utilizzano tecnologie di tipo peer-to-peer (p2p) su reti i cui nodi risultano costituiti da computer di utenti, situati praticamente in tutto il mondo. Su questi computer vengono eseguiti appositi programmi che svolgono funzioni di portamonete. Non c’è attualmente alcuna autorità centrale che le controlla.
Le transazioni e il rilascio avvengono collettivamente in rete, pertanto non c’è una gestione di tipo “centralizzato”. Queste proprietà proprio perché hanno la caratteristica di essere uniche nel loro genere non possono essere esplicate dai sistemi di pagamento tradizionale.
Il controllo decentralizzato di ciascuna criptovaluta funziona attraverso una tecnologia di contabilità generalizzata conosciuta con l’acronimo di DLT, in genere una blockchain, che funge da database di transazioni finanziarie pubbliche. Un sistema decentrato potrebbe essere più resistente ad attacchi informatici o a incidenti operativi rispetto a un sistema accentrato perché il primo continua a operare anche quando uno o più nodi smettono di funzionare.
Esistono al mondo oltre 6.000 criptovalute, fra le principali (e più famose) trovate:
Bitcoin (BTC o XBT), nata a gennaio 2009 da un informatico del quale è noto solo lo pseudonimo: Satoshi Nakamoto. È la prima criptomoneta per valore, la prima ad essere conosciuta in massa e ad essere riconosciuta come forma di pagamento da diversi siti Internet, nonché commercianti. Su Bitcoin e criptovalute : profili fiscali, giuridici e finanziari si legge:
“Bitcoin sono, quindi, uno dei primi esempi di criptovaluta e anche a causa della grave crisi finanziaria del 2008, hanno avuto sempre maggior credito, presentandosi nel mondo dei mercati come il nuovo modo di dare ed avere garanzie nelle transazioni finanziare. Il numero dei bitcoin è limitato a 21 milioni di unità ed è destinato ad essere raggiunto circa nell’anno 2140. La crescita della moneta segue un andamento prevedibile e non alterabile, non soffrendo quindi del meccanismo di controllo del valore effettuato tramite politiche monetarie.”
Ethereum (ETH), piattaforma decentralizzata del Web 3.0 rilasciata nel 2015, prevede l’esecuzione di smart contracts tramite la rete peer-to-peer.
Ripple (XRP), criptovaluta decentralizzata nativa della piattaforma di pagamento RippleNet, creato nel 2012 per offrire alle banche e alle istituzioni finanziarie un sistema di regolamento lordo in tempo reale, consentendo transazioni finanziarie sicure e istantanee che possono abbracciare tutto il mondo.
Bitcoin Cash (BCH), frutto del fork sulla rete Bitcoin eseguito il 01 agosto 2017, che prevedeva l’aumento della dimensione dei blocchi da 1 a 8 MB rendendolo incompatibile con la blockchain del Bitcoin.