Sir Hamilton ancora disoccupato
Questa settimana alti e bassi per la firma del 7 volte campione di Formula 1, evidenti sono i problemi nella trattativa.
Fra le novità dell’inizio 2021 c’è la scadenza del contratto di Lewis Hamilton con la Mercedes, che è quindi ufficialmente disoccupato. È una situazione alquanto inedita per la Formula 1, perché trovare il campione in carica ancora senza sedile per un’intesa che, evidentemente, ancora non è arrivata non è affatto comune. La sensazione che tra il 7 volte iridato e la squadra anglo/tedesca le cose non siano del tutto rosee nelle ultime settimane lo avevano notato in tanti.
Ma ci sono diverse cose che bisogna valutare, non possiamo limitarci alle sensazioni. Innanzitutto, la Mercedes adesso è divisa in 3 parti uguali: Daimler, INEOS e Toto Wolff sono di fatto azionisti alla pari e questo inevitabilmente cambia gli scenari nell’asset del team campione del mondo ormai dal 2014.
Nello specifico pare che uno degli azionisti molto probabilmente Daimler, non sia d’accordo con la proposta di un ingaggio quadriennale per una cifra che va dai 40 ai 50 milioni di euro a stagione. Lewis, sicurissimo di continuare dopo la vittoria del titolo in Turchia stando anche alle sue dichiarazioni dopo la gara si è trovato un po’ spiazzato nella frenata, a quanto pare brusca, della parte tedesca di Mercedes.
Anche il rinnovo di Valtteri Bottas, sembra non sia stato gradito particolarmente da Ola Källenius, presidente del consiglio di amministrazione di Daimler AG e Mercedes-Benz AG. C’è anche la questione Russell che tiene banco, perché il giovane britannico ha dimostrato in un solo weekend di gara di essere in grado di salire sulla mostruosa W11 e riuscire a vincere, successo sfumato solo per via del disastro ai box.
Eppure, Bottas è il compagno ideale, tanto al momento la Mercedes può vincere in scioltezza i due mondiali perché di fatto non esiste una reale concorrenza. A Hamilton interessa soltanto avere la certezza di poter continuare a vincere e guadagnare quanto spetta a un 7 volte campione del mondo che ogni volta che entra in auto mette a rischio la sua vita e infatti la nuova proposta della casa della Stella, ossia quella di un anno con opzione per il 2022 ci fa intuire innanzitutto come le parti siano distanti e poi come Hamilton e Russell, sulla stessa vettura nel medesimo campionato, probabilmente non ci staranno mai, sempre Covid permettendo.
La questione è ancora in bilico in quanto molto più controversa di quanto potesse sembrare 2 mesi fa e il Lewis stanco, probabilmente provato anche dal virus visto ad Abu Dhabi ha certamente preferito rimandare la discussione del nuovo contratto.
C’è tanto in ballo, ma la cosa più importante probabilmente è che Hamilton nel 2021 diventerà 8 volte campione del mondo, un’occasione troppo ghiotta da lasciarsi sfuggire. A quel punto però entrano in gioco anche le motivazioni, economiche e no, di un pilota che potrebbe anche essersi leggermente stufato, non è mai da escludere a priori, anche se consapevolmente improbabile.
Il fatto certo al momento è uno solo, tra 2 mesi si torna in pista per i test di Barcellona e qualche settimana prima verosimilmente verranno svelate le vetture per la Formula 1 2021, non troppo dissimili da quelle che abbiamo visto in pista fino a 3 settimane fa.