Bonus Pubblicità 2021 – 2022

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Il 2021, per forza maggiore, deve essere l’anno della rinascita.

Molti lo vedono come l’anno del risparmio, dove si dovrà cercare di tirare i remi in barca il più possibile, per sopperire alle perdite di tutto il 2020. Ma dobbiamo stare molto attenti alle possibilità. Aprite bene gli occhi quindi e se non lo avete ancora fatto, approfittate del Bonus pubblicità per imprese e professionisti al 50% anche nel 2021-2022.

Di fatto anche per il biennio 2021-2022 il bonus pubblicità sarà concesso nella misura unica del 50% del valore assoluto degli investimenti pubblicitari effettuati. Viene confermata e prorogata la disciplina speciale prevista dal decreto Cura Italia e dal decreto Rilancio.

E’quanto previsto dalla legge di Bilancio 2021 per sostenere il settore dell’editoria nell’attuale periodo di emergenza da Covid-19. L’agevolazione, prevista a favore di imprese, lavoratori autonomi e enti non commerciali, sarà concessa entro il limite massimo di 50 milioni di euro per ciascuno anno. L’incentivo potrà essere richiesto all’Agenzia delle Entrate, una volta stabiliti i termini per la presentazione delle domande.

La legge di Bilancio 2021 (l. n. 178/2020) contiene, gli incentivi agli investimenti nel campo dell’editoria e dell’informazione. Infatti, per far fronte alla riduzione degli investimenti pubblicitari a causa della crisi Covid-19, la Manovra intende dare continuità al regime straordinario del bonus pubblicità già previsto per il 2020 dal decreto Cura Italia e dal decreto Rilancio, confermandolo quindi anche per il 2021 e il 2022.

Come sarà il Bonus Pubblicità nel 2021?

La Legge di Bilancio non ha lasciato fuori niente. Si tratta della protrazione, per altri 2 anni, del credito di imposta al 50%. Il tutto, confermando quanto già aveva stabilito il Decreto Rilancio per il 2020. La categoria dei beneficiari è rappresentata da imprese, lavoratori autonomi e gli enti non commerciali.

Ad essere coperti dal beneficio sono gli investimenti pubblicitari effettuati sulla stampa quotidiana e periodica, anche online. In altri termini, i già menzionati soggetti, potranno richiedere il credito d’imposta del 50% per le spese sostenute in investimenti pubblicitari. La nota stonata, però, che quindi subito è saltata all’occhio è stata l’esclusione delle radio e delle tv.

Quindi, mentre nel 2020 il bonus si poteva chiedere per gli investimenti su stampa quotidiana e periodica cartacea e online, emittenti televisive locali, emittenti radiofoniche locali, per il 2021 sono escluse le ultime 2 opzioni.

Altra novità riguarda il budget che è di 50 milioni di euro sia per il 2021 che per il 2022. Invece, lo scorso anno è arrivato fino a 85 milioni di euro, partendo, però, da 40 milioni. Quindi, diciamo che c’è ancora speranza nell’ampliamento del plafond.

La Legge di Bilancio non ha cambiato le regole per presentare la domanda. Pertanto, per accedere al credito di imposta del 50%, occorrerà seguire le medesime regole vigenti nel 2020. Quindi, il primo passo consiste nell’inviare la comunicazione per l’accesso al credito d’imposta, unitamente ai dati degli investimenti effettuati o da effettuare. Successivamente, va inviata una dichiarazione sostitutiva, per dichiarare che gli investimenti indicati nella comunicazione per l’accesso al credito d’imposta, sono stati effettivamente realizzati nell’anno di riferimento.

Infine, l’Agenzia delle Entrate pubblicherà un elenco temporaneo dei beneficiari. Poi, quello definitivo verrà stilato in seguito ai controlli sulle dichiarazioni sostitutive presentate dai richiedenti.

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