Rossi e le prospettive sul 2021

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Valentino Rossi affronterà la stagione MotoGP 2021 con i colori del team Petronas SRT e come è facile immaginare, il suo obiettivo è quello di migliorare nelle qualifiche per conquistare il podio.

“È stata dura, podio sofferto “

Come vi abbiamo raccontato domenica scorsa, Valentino Rossi ha ottenuto il primo podio del 2021 nella 12 Ore del Golfo, al fianco di Luca Marini e Alessio Salucci. Nella seconda parte di gara il trio di Tavullia martella su un ritmo più costante, in particolare con i due fratelli della MotoGP.

Quarto posto assoluto, terzo nella categoria Pro-Am, senza riuscire a migliorarsi rispetto all’edizione precedente. Ma resta comunque un risultato incoraggiante, che lascia ben sperare per il futuro del Dottore nelle quattro ruote.

Prima di quel momento c’è una lunga stagione in classe regina da affrontare che l’ha lasciato a fauci asciutte. Forse l’ultima della sua carriera, la prima con il team satellite Petronas SRT. Reduce a sua volta da un magro bottino di 66 punti.

Valentino Rossi ha sofferto più dei colleghi di marca il mancato step tecnico della Yamaha M1. Se la casa di Iwata ha il dovere di apportare miglioramenti al telaio e all’erogazione del prototipo, il campione di Tavullia sa di doversi perfezionare sul giro singolo. Partire nelle prime due file è indispensabile per dare l’assalto al podio, specie con una moto che ha difficoltà a sorpassare sul rettilineo. E che inoltre ha perso il suo punto di forza in percorrenza di curva.

La svolta negativa nel box dei diapason è avvenuta a partire dal 2017, lui stesso ricorda:

“Fino al 2016 la moto era molto competitiva, avrebbe potuto vincere le gare e titoli. Da quel momento abbiamo avuto più difficoltà. Per essere competitivi dobbiamo fare quello che hanno fatto gli altri costruttori, cioè migliorare“.

Il destino delle Yamaha segue il medesimo copione: competitive ad inizio Mondiale, poi si perdono in lacune tecniche che gli ingegneri non riescono a colmare.

“Stiamo davvero attraversando un periodo difficile con l’aderenza della gomma posteriore. Se non la facciamo funzionare bene, è molto difficile guidare la moto ed essere competitivi. Questo è il punto più importante, senza dimenticare che dovremmo migliorare la nostra velocità massima, non solo con un motore più potente, ma anche con una migliore aerodinamica“.

Il Dottore avrà quindi, poco o nulla da perdere nella prossima stagione MotoGP 2021.

Nei week-end di gara potrà concentrarsi solo sulla sua prestazione, non avrà aggiornamenti “last minute” da testare. Un punto sicuramente a suo favore, anche se il grosso del lavoro dovrà svolgersi prima del Qatar.

“Il 2021 sarà una sfida difficile. Dobbiamo essere preparati fin dalla prima gara. Devo lavorare molto su me stesso e migliorare in alcuni settori come le qualifiche che al momento sono molto importanti“.

Sarà quindi competitivo e sicuramente darà spettacolo, considerando che a quanto pare questo è il suo intento. Quanto meno per mettere a tacere le voci di coloro che lo vorrebbero già in pensione e che per fortuna per i tanti fans, non sono state ascoltate.

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