Formula 1 in pista con Amazon
Non avremmo mai pensati di trovare Formula 1 e Amazon nella stessa frase, se non per qualche gioco, eppure è successo.
Recentemente Rob Smedley, ex ingegnere di Jordan, Ferrari e Williams, ha rivelato nelle scorse ore di aver lavorato duramente per creare le nuove regole aerodinamiche per la F1, che saranno applicate dall’inizio della prossima stagione, per il GP F1 2022.
L’idea è quella di utilizzare parzialmente l’effetto suolo, attirando carico aerodinamico da sotto le monoposto, addirittura con l’ausilio di ali anteriori e posteriori intelligenti per consentire alle vetture di correre più vicine tra loro. La promessa di questo nuovo sistema è quello di permettere alla Formula 1 di tornare al suo massimo splendore.
Smedley ha lanciato una vera e propria bomba annunciando che per farlo, ha utilizzato un super computer, anche se non esiste fisicamente. Infatti, la Formula 1 si è rivolta addirittura ad Amazon Web Services (AWS), che attraverso il cloud può collegare più computer tra loro per formare un unico PC virtuale estremamente potente.
Smedley ha dichiarato:
“Quando sviluppi qualcosa, il punto è che vuoi fallire più velocemente, in modo da poter ottenere la risposta giusta. Devi avere l’infrastruttura e l’architettura che ti consentano di farlo, per ottenere rapidamente tutte le risposta sbagliate. Quindi AWS è stato fondamentale per questo, permettendoci di eseguire simulazioni e modelli molto, molto rapidamente. Quindi abbiamo ridotto il tempo da quattro giorni a circa otto ore per ogni iterazione di progettazione”
Il dirigente non ha parlato soltanto della creazione di una forma di monoposto, ma anche l’utilizzo della fluidodinamica computazionale per creare addirittura una galleria del vento virtuale in un computer, mappando e prevedendo così ogni molecola d’aria che scorre sulle superfici delle vetture. Futuristicamente ingegnoso.
L’obiettivo pare sia quello di catturare la turbolenza che esce dal retro di una monoposto e deviarla letteralmente, verso l’alto e lontano dalla vettura presente dietro. In questo modo è possibile aumentare potenzialmente i sorpassi e i versus tra i piloti, rendendo le gare più avvincenti.
Alcuni, come Gary Anderson, hanno messo in dubbio questo design, rivelato in forma concettuale in occasione del Gran Premio di Gran Bretagna, affermando che non sarà abbastanza per aiutare e che le scuderie più veloci resteranno comunque avanti. Ma Smedley sta cercando un modo per risolvere anche questa cosa, collaborando con Symonds e Jason Somerville per sottoporre a stress test ogni progetto così da cercare di chiudere le aree che potrebbero dare a una scuderia un vantaggio troppo grande.
Rob Smedley ha concluso affermando:
“Abbiamo preso il progetto e l’abbiamo dato al nostro gruppo di aerodinamici e abbiamo detto: ‘Siete tutti ex membri del team. Prendi questo set di regole e prova a sfruttarlo, per trovare le aree grigie’. Poi saremmo tornati indietro e avremmo modificato di nuovo le regole e il design per riflettere questo. Direi che era circa 50:50 per ottenere le regole e i progetti, e poi sottoporli a test. Non lo otterremo correttamente al 100%, ma possiamo continuare a modificarlo utilizzando i regolamenti sportivi e la governance dello sport, e continuare a puntare tutto verso la cosa giusta, che sta cercando di far crescere la base di fan di questo sport”