Amazon un colosso sempre in crescita

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Amazon un colosso efficiente che cresce ancora e che queste festività che stiamo appena passano non hanno fatto altro che contribuire alla sua crescita.

“A Natale ho utilizzato la chat di Amazon per un rimborso che sarebbe dovuto arrivare dopo Natale mi hanno risposto dopo un minuto e dopo 10 minuti avevo già il rimborso accreditato. Nell’impresa italiana avrei dovuto aspettare fino a dopo l’Epifania, in certi casi fino al 10 gennaio, 15 minuti contro 15 giorni, ognuno tragga le proprie conclusioni.”

Spiega un utente del web a cui però, risponde proprio il condirettore del Carlino, Beppe Boni:

“Al di là dei confronti che lasciano il tempo che trovano poiché bisogna prendere in considerazione caso per caso, Amazon si qualifica come un colosso di efficienza e di investimenti. La multinazionale ha investito in Italia 1,8 miliardi di euro nel 2019 e 2,9 miliardi nel 2020. Il “Piano Italia “ del gruppo ha subito una forte accelerazione perché il nostro Paese è un mercato che può crescere ancora. Amazon è anche un potente motore di crescita per l’economia italiana attraverso innovazione, investimenti e creazione di posti di lavoro. Secondo uno studio di The European House – Ambrosetti Amazon è risultata la società che ha creato più posti di lavoro in Italia negli ultimi dieci anni (2011-2020), un trend sempre in crescita anche in territori al di fuori delle grandi città, come a Rovigo in Veneto o a Spilamberto in provincia di Modena. A settembre 2021 Amazon ha raggiunto l’obiettivo prefissato creando 3.000 nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato, portando i dipendenti a oltre 12.500 unità. Altre 500 assunzioni sono previste in queste settimane.”

E a chi dice che purtroppo, le vendite on line stanno mettendo in crisi molti negozi che a questo punto vanno aiutati in qualche modo da parte della pubblica amministrazione. Rispondiamo che spesso, dietro i venditori online si nascondere un venditore che allo stesso tempo ha anche un negozio a fronte strada, dove è a contatto con il pubblico.

Tutto ciò senza dimenticare comunque che là dove vi è un solido rapporto fra il cliente e il commesso (cosa che sicuramente vi sarà capitata) non c’è nulla che possa mettersi in mezzo. Soprattutto quando si parla ad esempio di indumenti. Il consiglio, il calore e tutte quelle doti che se ci sono e si sanno sfruttare, tengono il cliente legato con un doppio laccio. Se tali doti mancano, piattaforme di vendita online come Amazon, non è hanno di certo colpa.

Certo anche ai grandi capita uno scivolone, come quello che sta facendo molto discutere, della “sfida” lanciata da Alexa ad una bambina, al punto che Amazon è stata costretta ad intervenire con un aggiornamento software d’emergenza per rimuovere il comando vocale. Come riportato da Sky News, infatti, l’assistente vocale ha proposto ad una bambina di provare la “outlet challenge” o “penny challenge”.

La madre della bambina, di 10 anni, ha raccontato il tutto sui propri account social, dove ha scritto che a causa del brutto tempo la famiglia era radunata dinanzi ad Alexa per delle sfide fisiche: “la bambina ne voleva un’altra e l’ha chiesta ad Echo, che le ha suggerito di partecipare ad una sfida che aveva trovato sul web”, appunto la penny challenge.

Amazon, dal suo canto ha immediatamente rilasciato un aggiornamento ed in una nota riportata da Sky News spiega che:

“la fiducia dei nostri clienti è al centro di quello che facciamo ed Alexa è pensata per dare informazioni accurate, rilevanti ed utili”.

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