Nuove regole Ue per viaggiare

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Entrano in vigore da oggi le nuove regole Ue sulla validità del Green pass per i viaggi in Europa concordate tra i capi di Stato e di governo nel dicembre scorso. I certificati avranno un periodo di validità di 9 mesi (270 giorni) dal completamento del ciclo primario di vaccinazione.

La Commissione, precisa che il periodo standard di 9 mesi scatta dalla seconda dose mentre non è stata fissata la validità del pass dopo il booster. Le regole valgono solo per i certificati di vaccinazione utilizzati per viaggiare nell’Ue. Bruxelles sottolinea:

“Gli Stati membri non dovrebbero prevedere un periodo di accettazione diverso ai fini dei viaggi all’interno dell’Unione europea. Gli Stati membri possono applicare norme diverse quando utilizzano il Green pass in un contesto nazionale, ma sono invitati ad allinearsi al periodo di accettazione fissato a livello dell’Ue”

Da oggi entra in vigore anche il nuovo sistema di codifica delle dosi booster: i richiami saranno indicati come 3/3 per una dose di richiamo a seguito di una vaccinazione primaria a 2 dosi (con AstraZeneca, Moderna e Pfizer-BioNTech) e 2/1 per una dose di richiamo dopo una vaccinazione a dose singola (Johnson&Johnson) o una dose somministrata a una persona guarita dal Covid.

L’Unione europea adegua la durata del green pass dal primo febbraio quindi, per chi viaggia all’interno del blocco si applica in tutti i Paesi dell’Unione un periodo standard di 270 giorni (nove mesi) di validità dei certificati, rilasciati dopo aver completato il ciclo di vaccinazione con la seconda dose o con una dose unica, in caso di vaccini monodose o di procedure nazionali che prevedono una dose dopo la guarigione.

In linea con le nuove norme stabilite nel regolamento delegato della Commissione del 21 dicembre 2021, gli Stati membri devono accettare i certificati di vaccinazione per un periodo superiore. Gli Stati membri non dovrebbero prevedere periodi di accettazione diversi per i viaggi all’interno dell’Unione europea. Il periodo standard di accettazione non si applica ai certificati relativi alle dosi di richiamo.

Il Commissario per la Giustizia, Didier Reynders, ha dichiarato che:

“vi sarà una norma dell’Unione relativa alla durata di accettazione dei certificati di vaccinazione del ciclo primario nel contesto dei viaggi transfrontalieri. Ciò riflette il calo della protezione del vaccino e sottolinea l’importanza della dose di richiamo. Con il sostegno degli esperti del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie e dell’Agenzia europea per i medicinali, la Commissione monitorerà attentamente l’eventuale necessità di futuri adeguamenti della norma”.

In Italia quindi, chiusa la difficile parentesi dell’elezione del Presidente della Repubblica, con il governo rinsaldato proprio dalla convergenza su Mattarella, anche questa settimana sarà caldissima proprio perché cambiano alcune regole relative alla gestione dell’emergenza Covid e altre vengono prorogate.

La situazione c’è da dire che sta migliorando, con i contagi in ritirata in quasi tutte le Regioni, ma non è ancora il momento di allentare le misure. Natale è stato complicato, il picco della quinta ondata è appena stato raggiunto ovunque e nessuno si sognerebbe di vanificare tutti gli sforzi fatti fino a qui.

 

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