La Formula 1 sbarca in Brasile

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Arriva anche il penultimo appuntamento della stagione, la F1 2018 Brasile è arrivata. Dopo aver assegnato il titolo Mondiale per Piloti, ora tocca a quello dei costruttori e qui ad Interlagos, Mercedes e Ferrari si giocano appunto, il titolo Costruttori.

La Mercedes sicuramente proverà a chiudere i giochi senza attendere l’epilogo di Abu Dhabi. Mentre in casa Ferrari non si vuole lasciare nulla al caso, provando a conquistare la settima vittoria in stagione che rappresenterebbe un ottimo viatico in vista del 2019. C’è da dire comunque che la Ferrari ha proprio bisogno di questo titolo, quanto meno per ritrovare la fiducia in se stessa e avere uno slancio positivo per il 2019.

Domani 8 novembre ci sarà la Conferenza stampa, sabato 10 novembre vedremo le Qualifiche e domenica 11 sarà la volta della Gara.

Quello di Interlagos è un circuito automobilistico in cui ha sede tra le altre, la manifestazioni del Gran Premio del Brasile di Formula 1 dal 1973 al 1980 e dopo aver subito una profonda rivisitazione del tracciato che ha modificato il verso di percorrenza di alcuni tratti, dal 1990 fino ad oggi.

È stato inaugurato il 12 maggio 1940 ed è generalmente conosciuto con il nome di circuito di Interlagos, anche se comunque questo non è più il suo vero nome ufficiale, di fatto successivamente, nel 1977 è stato dedicato al pilota brasiliano Carlos Pace. Interlagos è il nome della località e del circuito che letteralmente significa, “tra i laghi” in portoghese. Esso deriva dal fatto di essere situato tra due laghi artificiali, il Guarapiranga e il Billings, costruiti all’inizio del XX secolo per rifornire la metropoli di acqua ed energia elettrica.

Questa sua collocazione su di un terreno non molto solido tra i due laghi è probabilmente all’origine del tracciato pieno di dossi, data l’impossibilità di mantenere un asfalto ben livellato.

In generale comunque, i piloti si troveranno a correre su circuito di per sè molto criticato nell’ambiente della F1, per la qualità delle infrastrutture e dell’organizzazione. Basti pensare ad esempio nell’edizione del GP del Brasile del 2000 cartelloni pubblicitari caddero più di una volta direttamente sulla pista con il rischio di colpire le auto in corsa.

Discussioni sulla pericolosità della pista si sono accentuate nel 2011 poi, dopo l’incidente mortale di Gustavo Sondermann alla curva, denominata del caffè. Come se non bastasse poi, ulteriori problematiche sulla sicurezza sono emerse meno di 3 settimane dopo la morte di Sondermann, quando, il 20 aprile, il pilota Paulo Kunze è deceduto in seguito alle ferite riportate in un incidente alla velocissima Curva do Sol durante una gara di Stock car, svoltasi la domenica precedente.

Questo incidente ha portato gli organizzatori a diminuire i posti a sedere per gli spettatori in quella curva, in modo da ricavare una via di fuga sufficiente. Il progetto d’intervento è stato confermato a marzo del 2012.

Originariamente il tracciato era lungo quasi 8 km e si sviluppava lungo il perimetro del terreno in cui era stato realizzato con lunghi rettilinei raccordati da velocissime curve. Come le iniziali Curva 1 e Curva 2 e le finali Subida dos boxes e Arquibancadas, per poi contorcersi su sé stesso all’interno della parte veloce del tracciato.

All’interno del tracciato è situato un circuito per kart intitolato all’altro amato pilota, Ayrton Senna.

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