Moto GP, le nuove regole
Dopo la gara di Malesia 2018 Moto GP, diamo un occhio a quelli che sono i primi cambiamenti che ci aspetteranno nel 2019.
La GP Commission ha stabilito un nuovo regolamento per la prossima stagione MotoGP, nello specifico si sono pronunciati in materia di caschi, centralina, temperatura della benzina, freni e limiti di velocità in pit-lane.
Durante il week-end di gara a Sepang la Grand Prix Commission si è riunita per stabilire le norme più severe in vista del nuovo anno di MotoGP, non solo per rendere la vita dei piloti, un po’ più sicura ma anche per assicurare correttezza reciproca fra le case.
Già lo scorso luglio avevamo fatto menzione di quelle che avrebbero potuto essere le nuove norme che sarebbero state sicuramente più ferree. In materia aerodinamica, con nuovi limiti di dimensione delle appendici e nella combinazione delle varie parti, senza la possibilità di rimuovere o cambiare parti aerodinamiche significative.
Un altro giro di vite ha riguardato l’elettronica, con l’introduzione dell’IMU e la limitazione dei protocolli di comunicazione dei dispositivi CAN che si collegano alla centralina e verranno imposti nuovi limiti al tipo e alla quantità di informazioni che ciascun sensore trasmette alla centralina.
Per mettere fine al fenomeno che qualche giornalista ha definito dei “furbetti dell’elettronica”, in grado di alterare la logica del software con un numero di input non previsto dalla normativa Dorna, la GP Commission ha diramato una nuova regola che impone un identico connettore.
Il Direttore Tecnico della MotoGP, potrà scaricare i dati direttamente dalla centralina sul PC ufficiale del team al fine di verificare che non ci siano state modifiche dalla registrazione originale. Una volta accertato però che tutto sia in regola i dati verranno cancellati.
Novità anche sulla temperatura del carburante. A Motegi i team, hanno ricevuto una mail dal Direttore Tecnico con la quale si chiedeva la punzonatura del serbatoio del carburante. Questo perché pare che addirittura ci siano i sospetti che qualcuno lo sostituisca dopo i controlli della temperatura del carburante in modo da ottenere più potere combustibile dai 22 litri di benzina più freddi.
Dal prossimo campionato di MotoGP il tempo di attesa tra la dichiarazione della temperatura ufficiale e l’inizio della gara è stato aumentato da 60 a 75 minuti. Questo per dare ai team più tempo per completare il processo di rifornimento.
Per quanto riguarda invece di standard di sicurezza da perfezionare, la GP Commission ha stabilito nuove regole anche in materia di omologazione dei caschi. LA Federazione Motociclistica Internazionale ha deciso un’omologazione unica per tutti i caschi. Alcuni produttori hanno già completato i test, altri effettueranno i test nelle prossime settimane. A Valencia sarà diramato un elenco dei caschi che sono stati approvati attraverso il programma di omologazione della Federazione e quelli la cui procedura è ancora in corso.
In fine va detto che sono state approvate specifiche più dettagliate per quanto riguarda i materiali utilizzati per i tubi dei freni e le pompe dei freni. Infine l’ultima modifica al regolamento riguarda il rispetto dei limiti di velocità in pit-lane. Al momento esiste una multa standard di € 200 per il superamento del limite di velocità della corsia dei box. Dal 2019 i Commissari FIM potranno imporre sanzioni pecuniarie di entità maggiore per le infrazioni ripetute durante lo stesso GP o nel corso della stagione.