Anche la F1 fa i conti con il Virus
La situazione che il mondo intero sta vivendo è già di per sé scioccante, quindi tutto ciò che prima potevamo fare per sentirci nella normalità, ora ha il sapore di qualcosa di incredibilmente banale. Accade ormai lo stesso per questo GP F1, dove Liberty Media sta monitorando costantemente la situazione Covid-19, che potrebbe portare a nuove ipotetiche variazioni del calendario F1 dopo il rinvio della gara in Cina.
Carey, presidente della F1 è nella città di Hanoi ha affermato:
“sono ore decisive per capire il da farsi”.
Quanto al Bahrain spunta l’ipotesi di correre alla sola presenza del personale di pista (senza media).
La diffusione del coronavirus potrebbe comportare nuove modifiche al calendario di Formula 1, come del resto già successo per la MotoGP. Nel mirino ci sono le prossime due gare in calendario, quella del Bahrain in programma il 22 marzo e quella in Vietnam del il 5 aprile.
Al momento sappiamo solo che nel programma 2020, il solo GP della Cina è ovviamente stato rinviato a data da destinarsi.
Al momento sappiamo che Bahrain 2020 GP F1, previsto per il prossimo weekend 20-22 marzo verrà disputato a porte chiuse. Il governo locale ha imposto restrizioni a chi nei 14 giorni precedenti l’arrivo è stato nei paesi come l’Italia ritenuti a rischio.
Bisognerà seguire disposizioni specifiche, di fatto chi presenterà un visto legato al GP di Formula 1 sarà prelevato dall’aeroporto di Manama e condotto nel circuito di al Sakhir, dove è stata allestita una struttura per effettuare il tampone.
L’esito negativo consentirà l’ingresso nel Paese, viceversa ci sarà il trasferimento per due settimane in una delle strutture che accolgono i pazienti positivi al Covid-19.
Ma c’è anche una nuova ipotesi,
Sulla gara in Bahrain, però, è spuntata anche una nuova ipotesi: l’accesso solo a chi opera in pista, vietandolo anche a media e a tutti quelli ritenuti non indispensabili allo svolgimento del gran premio.
Mentre per quanto riguarda la tappa successiva, Chase Carey, presidente della F1, è da due giorni ad Hanoi, dove sta valutando la situazione in vista del GP del Vietnam programmato il prossimo 5 aprile. Il boss di Liberty Media e agli organizzatori della gara, dovranno stabilire quindi, entro la giornata di venerdì 13 marzo se ci sono le condizioni per garantire il normale svolgimento della gara.
I dubbi sono però alimentati dalle restrizioni sui visti d’ingresso, se fosse vietato ad un numero troppo alto di addetti ai lavori, si potrebbero avere non pochi problemi e ovviamente il tutto inficerebbe sulla realizzazione del GP.
Insomma i dubbi, le incertezze, le paure, crescono non solo negli organizzatori già presenti sul posto ma anche negli addetti ai lavori e persino nei piloti. Lo abbiamo visto con lo stesso Hamilton e con la sua ultima reazione. Che in Australia, del tutto indignato e scioccato ha giustamente dichiarato alla conferenza stampa:
C’è da chiedersi quindi, se non sia meglio bloccare tutto e puntare a dopo l’estate.