F1 – scenari futuri
Un mondiale quello di Formula 1 ma non solo, dello sport in generale che non smette di subire sotto i colpi del Covid-19.
Il Gran Premio d’Australia di domenica scorsa è stato cancellato e si stanno cercando altre collocazioni per le successive 3 prove del calendario.
Come vi abbiamo quindi detto per la MotoGP, lo stesso vale per la Formula 1, la stagione dovrebbe partire il 3 maggio conquella che sarebbe dovuta essere la quinta tappa per l’Olanda 2020 GP F1 ma il condizionale è d’obbligo, tanto che la stessa F1 ha parlato di “fine maggio” come ipotesi realistica per il via, mettendo così in dubbio non solo Zandvoort ma anche il successivo appuntamento in Spagna. Saltando nel frattempo la seconda in Bahrain del 22 marzo e questa è quasi scontata, il Vietnam il 5 aprile e ovviamente la Cina che era prevista per il 19 aprile.
Il responsabile motorsport della Formula 1, Ross Brawn, però, rimane ottimista e afferma:
“Penso che liberando la pausa di agosto, abbiamo a disposizione diversi weekend per correre e possiamo mettere su un calendario abbastanza decente per il resto del 2020. La stagione inizierà più tardi ma penso che sarà sempre entusiasmante. […] Sono abbastanza ottimista sul fatto che possiamo avere 17-18 gare se non di più rispetto alle 22 inizialmente in programma”.
Di fatto l’ex ferrarista non esclude anche che si possa correre per tre domeniche di fila ma riducendo i weekend in pista da tre a due giorni:
“Ne stiamo parlando, potrebbe essere un’opzione. Penso che ci sia bisogno quest’anno di flessibilità da parte dei team, le circostanze sono insolite e dobbiamo fare in modo da avere una stagione che dia delle buone opportunità economiche alle scuderie”.
Ecco quindi il nuovo calendario della Formula 1 2020:
3 maggio – GP d’Olanda (a rischio)
10 maggio – GP di Spagna (a rischio)
24 maggio – GP di Monaco (a rischio)
7 giugno – GP dell’Azerbaijan
14 giugno – GP del Canada
28 giugno – GP di Francia
5 luglio – GP d’Austria
19 luglio – GP di Gran Bretagna
2 agosto – GP d’Ungheria
30 agosto – GP del Belgio
6 settembre – GP d’Italia
20 settembre – GP di Singapore
27 settembre – GP di Russia
11 ottobre – GP del Giappone
25 ottobre – GP degli Stati Uniti
1 novembre – GP del Messico
15 novembre – GP del Brasile
29 novembre – GP di Abu Dhabi
come potete vedere quindi, per la Formula 1, anche Montecarlo è a rischio.
La F1 per il momento quindi, corre sì ma a casa, con un calendario totalmente da riformulare. L’ipotesi più realistica parla di una prima tappa a Baku, direttamente il 7 giugno quindi.
Nel paddock australiano sono rimasti i cocci di una ennesima disputa durante la quale il tema «salute pubblica» è comparso poco e male. La Ferrari è stata la prima a chiamarsi fuori dopo il ritiro della McLaren dovuto alla positività di una dipendente. Una scelta decisa per la tutela dei propri uomini, condivisa da Mercedes, Alfa Romeo e Renault. Non da Red Bull, Alpha Tauri e Racing Point, come vi abbiamo accennato qualche giorno fa, per motivazioni ben precise.