Red Bull Ring 2020 – il paddock
È decisamente strano un circuito a porte chiuse, il primo di questa Formula 1 2020 Austria dove ai piloti è possibile salutare i fans soltanto dai microfoni dell’unico giornalista che si aggira sulla pista. Li riconosciamo praticamente solo dagli occhi, ognuno con la sua mascherina che ovviamente rispecchia i colori della casa.
Hamilton sempre con la sua collana lucchetto, scherza sulla mascherina, sul fatto che l’unico lato positivo che essa porta è che non si vedono le rughe e gli anni che avanzano. Per il resto è contento del fatto che la Mercedes va dritta verso il futuro con delle buone prospettive. Non smette di ringraziare tutti, compresi i ragazzi in fabbrica e il team che ha la possibilità di riuscire a pensare fuori dagli schemi. Ma non da nulla di scontato perché è consapevole che le cose potrebbero cambiare anche semplicemente nel prossimo gran premio.
Per quanto riguarda la gara di oggi è consapevole che questa è una pista in cui il suo collega Valtteri è molto forte e la pista rende difficili i sorpassi. Ma lui farà del suo meglio, pur essendo consapevole che la doppietta è fondamentale per il team.
Bottas si sente soddisfatto è quasi come vincere alla prima gara.
“Sicuramente ti da tanta fiducia, per la strada che hai avanti”
Vettel e Leclerc si lasciano intervistare insieme. Charles è consapevole che la giornata di ieri è stata decisamente molto difficile, sa che al momento sono molto lenti ma pensa che in gara faranno meglio. Forse non ci sarà questo grande stacco ma potrebbe sicuramente andare meglio.
Vettel sa di essere stato lento e non è per niente contento delle prestazioni della macchina, spera ovviamente di poter lottare, sperando nel vantaggio di partire con una gomma diversa. Di fatto sono stati vari i problemi d’assetto. Ma bisogna ricordare che il setup del sabato non sempre poi ritorna la domenica.
Quel che è sicuro è che i tempi sembrano rallentati, la classifica c’è ma non tutti è chiaro, si parla ancora di una possibile penalità per Hamilton a causa di un’infrazione del giorno prima.
Lando Norris parla del suo giro abbastanza nella media, con ovvia ironia dice che addirittura avrebbe potuto fare meglio. Ma sa che questa sarà una gara lunga e con macchine veloci che vengono alle spalle. Quel che è certo è che bisogna procedere in ordine un passo alla volta. C’è fiducia ma ci si mantiene con i piedi ben piantati per terra essendo questa solo la prima gara della stagione.
I piloti della McLaren si fermano a dire due parole per tutti coloro che hanno sofferto maggiormente in questo periodo di Pandemia è a loro che dedicano questa gara, sperando di portare qualche ora di relax e di spensieratezza.
Tutti i piloti comunque hanno indossato la maglia con la scritta “End racism” (Hamilton ha preferito “Black Lives Matter“) e già da ieri il primo Gran Premio della stagione è partito con un messaggio forte. Prima del semaforo verde è stato osservato un minuto di silenzio per mostrare il sostegno del circus a tutti coloro che sono vittima di discriminazione.
La gran parte di piloti e meccanici si è messa in ginocchio durante il momento di silenzio, c’è stato chi come Verstappen, Leclerc, Kvyat, Sainz, Raikkonen e Giovinazzi, ha preferito restare in piedi. Una scelta che il monegasco della Ferrari avevano anticipato via social qualche ora prima, affermando:
“Credo che quello che conta sono i fatti e i comportamenti nella nostra vita quotidiana piuttosto che gesti formali che possono essere interpretati come controversi in alcuni Paesi. Non mi inginocchierò ma questo non significa affatto che sia meno impegnato di altri nella lotta al razzismo”.