GP F1 2020 – il paddock in Spagna

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Neanche in un weekend di vacanza si ferma la Formula 1 per recuperare, il 50esimo GP F1 2020 di Spagna. Tante le varianti di oggi, fra cui il caldo che come sappiamo, inciderà molto sull’usura delle gomme.

“Fa ancora piuttosto caldo, un po’ come ieri. Ci sono sicuramente più nuvole ma non credo faccia una grossa differenza. […] Oggi sarà sicuramente durissima perché tenere le Red Bull dietro sarà una sfida e dovremo lottare.”

Così commenta la situazione, il pole man di oggi Lewis Hamilton.

“Sarà una gara molto dura, perché fa caldissimo. Non possiamo rivelare molto ma abbiamo una piccola differenza che potrebbe permettere di fare punti. […] Ci sono tante cose da tenere d’occhio ma la cosa migliore da fare è guidare, non posso promettere nulla ma cercherò di usare molto il poggia testa, per arrivare al meglio alla fine.”

Queste le parole del ferrarista Sebastian Vettel che partirà dall’11esimo posto.

Più sintetico il suo compagno di squadra, Charles Leclerc:

“Sarà molto difficile per il caldo e poi Barcellona non è una pista facile per il collo.”

Il Direttore di Gara ci dà qualche nuovo spunto facendo presente che:

“Entro le prossime ore, potremmo avere la fine del calendario, quello che succederà dopo Imola, ovvero tre Novembre e Dicembre.”

In generale comunque, se analizzassimo i grafici, per un miglioramento delle scuderie, in particolare Mercede, Ferrari e Red Bull, vedremmo che la rossa è quella che dal 2018 ad oggi non ha mai avuto miglioramenti. Ancora oggi si fa fatica a tirare fuori l’assetto giusto per avere un miglioramento della macchina. Il motore non è più quello dello scorso anno ma il telaio non sembra facile da capire.

In sofferenza va ovunque, se si analizzano i grafici delle curve, vedremo che la più veloce è sempre la Mercedes, seguita da Red Bull, Racing Point e dietro sempre la Ferrari, ciò accade sia in curva che sui rettilinei. È difficile pensare che oggi si possa cercare di modificare la macchina più di tanto.

Chi ha vissuto il 1991, spesso paragona quel periodo della Ferrari a quello che si sta vivendo oggi.

Come ogni gara, “End Racism” in terra e sulle maglie di tutti i piloti, si parte con il silenzio per una causa che la Formula 1 ha deciso di abbracciare, quella contro il razzismo. Il silenzio in seguito è rotto solo dall’inno Spagnolo che i piloti ascoltano in piedi sul grande poster con i loro volti e in testa il campione in carica Lewis Hamilton.

I piloti, particolarmente accaldati, in condizioni davvero a limite, con una pista che sta raggiungendo i 50° si avviano verso le macchine. Le condizioni che si registrano esternamente oggi, possono essere molto simili a quelle che i piloti vivono a Singapore mentre sono nelle loro monoposto.

Per chi parte con gomma rossa si presuppone la prima sosta dopo 19 giri e si ipotizza un tre soste per chi parte con gomma gialla.

Ritroviamo in pista Perez, guarito dal Covid-19.

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