Misano 2020 MotoGP – la gara
Una gara da ricordare questa di oggi a Misano 2020 MotoGP, una domenica che sicuramente ricorderà Franco Morbidelli. Lui che sul podio di Misano guarda il cielo durante l’inno d’Italia, è destinata a restare impressa a lungo negli occhi dei fan del Motomondiale. Un’immagine da brividi, il pensiero del pilota Petronas va subito al padre scomparso, questa vittoria probabilmente mentre è lì, la sta dedicando a lui.
Sicuramente il merito va in gran parte al papà di Morbidelli, che ha scommesso sul talento del figlio Franco, trasferendosi da Roma a Babbucce (piccola frazione di Tavullia), il posto giusto per far crescere un pilota vincente. Morbidelli oggi ha ripagato la fiducia del padre conquistando la sua prima vittoria in MotoGP, dopo un percorso lungo, fatto di vera gavetta e di un titolo Mondiale Moto2 già in bacheca. Lui stesso ha dichiarato a fine gara:
“Negli ultimi giri ho pensato tanto a 7 anni fa, quando correvo qui a Misano in Superstock. Avevo vinto e la sensazione era la stessa, ma adesso è ancora superiore. Sono sopraffatto dalle emozioni, posso solo dire grazie. Ancora devo digerire l’idea di aver vinto, sono molto felice, per ora mi godo il momento. Ringrazio la squadra, ringrazio i miei, ringrazio tutte le persone che lavorano con me”.
Approfondendo il discorso ha dichiarato:
“Ho sempre sognato di vincere una gara in MotoGP. […] Non mi immaginavo che vincere fosse così. Ho sempre sperato e sognato di vincere una gara in MotoGP, ma questo pensiero non mi ha mai ossessionato. Ho sempre guardato allo step successivo, un passo alla volta: questa domenica lo step successivo era vincere questa gara. Sono riuscito a guidare in maniera fluida e costante. È stato bellissimo, negli ultimi 10 giri è stato come una seduta psicologica, ho avuto tempo di pensare a tante cose. Ho pensato di tutto, in quei momenti la cosa che aveva meno spazio nella mia testa era la pista. Quando stai per vincere la tua prima gara, non riesci a concentrarti. Comunque sono contento perché il passo è rimasto costante, avevo la testa tra le nuvole, ma riuscito ad andare bene. Evidentemente qualcuno voleva che io vincessi oggi”.
La sua convinzione è in un pensiero specifico:
“Qualche forza superiore mi ha sorretto”
Morbidelli dedica questa vittoria alle persone che lo hanno sostenuto nel suo percorso:
“Il primo pensiero va alle persone che mi hanno aiutato nella mia carriera. Fin qui è stata una carriera molto corta e ripida. Se è andata così bene, è merito dell’Academy VR46, hanno fatto un ottimo lavoro con me, credendo in me, spingendomi al massimo, in ogni momento. Se non sono stato tritato, è grazie alle persone che mi sono state accanto, non mi hanno messo fretta: se non fosse per l’Academy VR46 non sarei qui. Nel 2014, mio primo anno in Moto2, avevo paura di non riuscire. Poi ho imparato a rimanere calmo grazie alle persone al mio fianco. Qualche forza superiore mi ha sorretto, non ho mai pensato di dover tornare indietro: questa vittoria va anche a mio padre, mi ha dato una grande mano, mi ha insegnato a essere forte e coriaceo”