Leclerc e il suo pensiero sul GP F1 2021

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Partendo dalla Ferrari, quella che più di tutti ha certamente bisogno di chiarire e di migliorare la sua posizione per il GP F1 2021.

Charles Leclerc il quale ha ribadito che se è diventato un pilota della Ferrari è merito del padre e di Julies Bianchi e come John Elkann vede nel 2022 l’occasione per riportare il titolo a Maranello.

Nell’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, Leclerc ha raccontato di quanto il papà e Bianchi sono stati importanti per arrivare in Ferrari:

“Mio padre mi ha aiutato all’inizio fino al 2020 poi ha fatto più fatica. Julies mi ha aiutato nel momento più importante della mia carriera parlando di me a Nicolas Todt che mi ha osservato e a fine 2020 ha deciso di sostenermi”.

Il terzo classificato del Gp di Gran Bretagna è certamente orgoglioso di essere il primo pilota a cui la Ferrari ha fatto firmare un contratto decisamente lungo:

“Un onore certamente. Sento la responsabilità di portare in alto il nome della Ferrari. Questo momento non è facile in pista, c’è tanto lavoro da fare. Però è interessante avere un progetto comune così lungo“.

Leclerc ha spiegato che la SF1000 non ha un solo problema:

Abbiamo visto che sotto la pioggia è difficile, ma sull’asciutto abbiamo fatto fatica un po’ di più nel settore 1 dell’Austria dove ci sono più rettilinei. Dobbiamo lavorare su un pacchetto generale per fare uno step migliore. – Leclerc ha parlato anche di Hamilton e Verstappen – Credo che non possiamo togliere niente a Lewis. Lewis secondo me è uno dei più grandi piloti della storia della Formula 1. In questo momento è molto difficile competere con lui e la Mercedes. Nei nove anni di kart ero sempre con Max. Siamo cresciuti insieme, è stato bello abbiamo combattuto tante battaglie. Ci odiavamo quando eravamo più piccoli, ma ora siamo cresciuti, siamo un pò più maturi“.

Leclerc concorda con il presidente Elkann e spera nel 2022:

“Adesso è un momento assai complicato per la Scuderia, credo che nel 2022 ci sia un rilevante cambiamento di regole e quello sarà una grandissima opportunità per cambiare le cose. E noi dobbiamo lavorare per aprire un ciclo di successi Ferrari“.

È interessante quando gli viene chiesto di descrivere il suo pilota ideale:

“La capacità di lavorare di Michael Schumacher, il talento di Ayrton Senna, l’intelligenza di Lewis Hamilton. Credo che questi tre alla fine siano i nomi che hanno reso grande la F1“.

6° posto in classifica costruttori, ottavo in quella piloti con Charles Leclerc:

“Finale deludente di una stagione deludente”

È stato il commento del team principal Mattia Binotto, anche se “deludente” è forse un giudizio fin troppo benevolo nei confronti di una SF-1000 che si è rivelata peggiore della F14-T, vettura che aveva aperto l’era turbo-ibrida in maniera sportivamente drammatica per la Scuderia di Maranello, comunque quarta allora in classifica costruttori alle spalle di Mercedes, Red Bull e Williams.

Vettel che con Charles ha scambiato i caschi dopo il GP di Abu Dhabi ha dichiarato:

“Mi mancherà Charles. Mi ha fatto venire mal di testa, siamo in punti abbastanza diversi nelle nostre carriere e vite ma è un bravo ragazzo. Spero che ottenga l’auto che merita”.

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