Viaggi – le nuove regole da paese a paese (Parte 2.)
Continua nelle nostre guide viaggio, l’elenco delle regole imposte da alcune Nazioni, in particolare per chi viene dall’Italia.
La Danimarca sconsiglia in generale i viaggi da tutti i Paesi del mondo senza distinzione. Viene però garantito l’accesso al Paese solamente in presenza di un comprovato valido motivo.
La Finlandia consente gli ingressi per chi viene dall’Italia ma solo per lavoro, per “motivi essenziali” e per il ritorno dei residenti in Finlandia, con obbligo di autoisolamento fiduciario di 10 giorni, che potrà essere abbreviato in caso di doppio test negativo che sia tampone o test antigenico rapido a distanza di almeno 72 ore.
La Francia, per gli italiani, a partire dalle ore 00.01 di domenica 24 gennaio, ha reso obbligatorio esibire il risultato negativo di un test PCR, effettuato nelle 72 ore precedenti l’arrivo in Francia.
La Germania ha introdotto controlli sanitari obbligatori per tutti coloro che abbiano soggiornato nei 10 giorni precedenti l’ingresso in Germania in una delle aree considerate “a rischio”, tra cui appunto anche l’Italia. Il resto della lista delle aree “a rischio” le potete trovare QUI. Inoltre, è necessario segnalare il proprio ingresso REGISTRANDOSI ONLINE e rispettare un periodo di quarantena di 10 giorni. Tale periodo di isolamento potrà essere interrotto in caso di risultato negativo a un tampone, che potrà tuttavia essere effettuato soltanto a partire dal quinto giorno dopo l’ingresso nel Paese. L’obbligo di tampone non vale per i bambini di età inferiore ai 6 anni.
La Grecia ha imposto a tutti i viaggiatori provenienti dall’estero di presentare un test molecolare negativo per il Covid-19 (in inglese) effettuato nelle 72 ore precedenti all’arrivo in Grecia. È inoltre indispensabile la compilazione di un modulo online su QUESTO SITO. Chi farà ingresso nel Paese ellenico fino all’8 febbraio dovrà rispettare un periodo di autoisolamento fiduciario di 7 giorni e in aggiunta, è previsto a campione un test rapido effettuato all’arrivo in aeroporto.
In Irlanda a partire da sabato 16 gennaio 2021, tutti i passeggeri in arrivo sul territorio devono possedere un risultato negativo non rilevato di un test PCR Covid-19 effettuato non più di 72 ore prima dell’arrivo nel Paese. Chi non avrà con sé tale certificato commetterà un reato e potrà essere perseguito penalmente. Inoltre, i passeggeri in arrivo dai Paesi classificati come rossi e grigi – come definito dal sistema semaforico dell’UE – devono continuare a limitare i loro movimenti per 14 giorni. L’obbligo di quarantena, tuttavia, può essere revocato al ricevimento del risultato negativo “non rilevato” di un secondo test PCR effettuato non meno di 5 giorni dopo l’arrivo.
Il Portogallo ha imposto dal 31 gennaio l’obbligatorio, di completare il SEGUENTE DOCUMENTO e dimostrare di aver effettuato un test RT-PCR con esito negativo entro le 72 ore dalla partenza. Sono esclusi dell’esecuzione dei test i bambini che non hanno compiuto i 24 mesi d’età.
Se la cosa può rassicurarvi, la Moldavia al momento è una di quelle Nazioni dove l’Italia non è, attualmente, considerato un Paese a rischio. Per questo non ci sono particolari regole di ingresso per la Moldavia.
Così come accade per Monaco, dove al momento non sono presenti limitazioni per entrare nel Principato di Monaco per tutti coloro che provengono dagli Stati membri dell’Unione Europea.