MotoGP, il risultato degli ultimi test – Day 3

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Terminiamo con questo articolo, il riassunto dei momenti salienti dei test di MotoGP 2021, avvenuti nei giorni scorsi in Qatar.

Day 1

Day 2

Ieri c’è stata la terza e ultima giornata di test in Qatar. In Ducati, una delle moto di Jack Miller è dotata della nuova carena con i convogliatori di flusso. Ktm come Aprilia, Ducati e Honda, oltre all’abbassatore posteriore ha sviluppato un sistema per bloccare la forcella. Honda, Bradl ha montato il nuovo telaio senza l’inserto in carbonio.

Come nei giorni precedenti i piloti hanno girato sul circuito di Losail nel giro di 7 ore. Sviluppo “congelato” fino al 2022, questo weekend è importante soprattutto per permettere ai piloti di prendere confidenza con le nuove moto.

Il più veloce a fine giornata ieri è stato a sorpresa Aleix Espargarò su Aprilia (1’54″687). Alle sue spalle Bradl (+0.256, Honda), Mir (+0.293), Miller (+0.335), Oliveira (+0.397m KTM) e Zarco (+0.423, Ducati Pramac).

Aleix Espargarò ha riservato un messaggio speciale a Fausto Gresini, ieri, al termine delle prove:

“Dedico questo ottimo inizio a lui, sono sicuro che da lassù sia orgoglioso di noi”.

Franco Morbidelli (Petronas ), 7°, è stato il migliore degli italiani. Bagnaia (Ducati) 13° davanti a Rossi (Petronas) e Quartararo (Yamaha ufficiale). Savadori (con la seconda Aprilia) 19°, Petrucci (KTM Tech3) 23°.

Rossi al debutto con Petronas:

“È l’inizio di una nuova avventura, ero molto gasato prima di scendere in pista. Giornata abbastanza positiva, abbiamo lavorato bene. L’atmosfera è più rilassata, si sta bene”.

In molti il secondo giorno, hanno utilizzato le moto dello scorso anno (le quattro Honda, del team ufficiale e di LCR, sono le stesse usate alla fine del 2020), altri hanno già potuto portare in pista alcune novità. Di fatto solo in 3 sono scesi sotto l’1:55: Espargarò (1:54.687), Bradl (1:54.943) e Mir (1:54.980).

Tempi ancora lontani dal record appartenente a Marc Marquez (1:53.380), ma d’altronde più che cercare il crono i piloti si sono concentrati sul ritrovare la confidenza con le moto, dopo un lungo inverno di stop.

Ducati sfoggia una nuova carena con convogliatore flusso posizionato nella parte bassa, di fronte alla gomma anteriore. In pratica è un terzo profilo aerodinamico, dopo le ali sul cupolino e quelle sulle fiancate. Nuovo codone con smorzatore inerziale, le linee sono più affusolate e le dimensioni più compatte per la terza generazione della cosiddetta “salad box”. Ducati, così come Honda, sta sviluppando anche il blocco della forcella stile motocross già presente su Aprilia e Suzuki. L’obiettivo è bloccare la moto davanti e dietro in partenza, evitando impennamenti e garantendo massima stabilità in partenza a full gas. L’Aprilia, che ha sviluppato l’abbassatore posteriore stile Ducati, ha già fatto delle partenze con questo assetto con risultati molto positivi.

Bagnaia è caduto alla curva 3, senza conseguenze, ma ha rotto la carena nuova.

Mir, che nel secondo giorno, insieme a Rins ha svelato le nuove livree Suzuki, si è detto particolarmente soddisfatto dopo i primi giri di Losail:

“Subito competitivo, sono contento”

Zarco migliora ulteriormente e scende dopo l’1:56: 1:55.796.

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