Gli effetti della Pandemia sulla Psiche

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Oggi l’Istituto Superiore di Sanità nato ufficialmente nel 1934, con sede unica a Roma, alle dipendenze del Ministero dell’Interno in Italia ha rilasciato degli studi in merito agli effetti della Pandemia da Covid-19 sulla psiche.

Il 9 marzo 2020, l’allora presidente Giuseppe Conte annunciava la firma di un decreto che avrebbe segnato la nostra storia e l’inizio del lockdown a causa della pandemia. L’Italia era di fatto la prima Nazione in Europa ad essere pesantemente colpita.

Quello che se ne trae è che più dell’80% delle coppie di gemelli partecipanti alla prima indagine online curata dal Registro nazionale Gemelli dell’ISS ha dichiarato di non aver avuto sintomi durante lo stato di emergenza sanitaria, solo 163 (6.3%) gemelli sono stati sottoposti a tampone naso-faringeo, 24 (0.33%) hanno ricevuto una diagnosi di Covid-19 e 50 (1.9%) sono stati in isolamento domiciliare fiduciario.

Ansia, depressione e stress sono comunque stati grandi protagonisti.

La paura più grande, infatti, è quella di contrarre e trasmettere il virus, seguita dal senso di frustrazione e da qui, la necessità di ricorrere ad un aiuto emotivo. Le donne hanno sperimentato più degli uomini, preoccupazioni e disagi.

Tutto ciò supportato dal fatto che, non pochi sono stati coloro che hanno avuto problemi economici. Il 13% è stato messo in cassa integrazione, il 31% ha dichiarato di essere stato in difficoltà finanziarie.

Sono questi i risultati preliminari dello studio «Sintomi da Covid-19, ansia e stress durante la pandemia: uno studio longitudinale sui gemelli italiani», avviato nel giugno 2020 dal Registro Nazionale Gemelli a cui hanno partecipato 2741 gemelli dei circa 30.000 iscritti al Registro.

L’età media dei partecipanti è di 45 anni, con un range compreso tra 18 e 93 anni.

La più alta frequenza di sintomi è stata riscontrata nel Nord e Centro Italia e tosse, febbre, dolori muscolari e raffreddore, i sintomi manifestati con maggiore frequenza.

Bassa (0.5-2%) la percentuale di gemelli che hanno avuto bisogno di ricorrere a servizi sanitari quali pronto soccorso, visite specialistiche, ricoveri o consulenze psicologiche.

Tra i più diversi e disparati gli stati d’animo. Alla domanda su quanto le misure di contenimento abbiano influito sulla propria vita, il 38% ha risposto “abbastanza”, il 28.9% “molto” e il 16% in “maniera consistente”. Quanto agli stati d’animo, la paura di contrarre e trasmettere il virus risulta essere la principale.

I dati raccolti mostrano che il 59% ha avuto paura di contrarre il Covid-19 e il 61% di trasmettere il virus. La paura di contrarre il virus o la malattia è più elevata nelle persone anziane, mentre la paura di infettare gli altri è stata provata dal 50% del campione di tutte le fasce di età.

In generale, comunque, metà dei gemelli ha sperimentato una sensazione di frustrazione e ha sentito la necessità di supporto emotivo durante il periodo di lockdown.

La giovane età, la presenza di un familiare con sintomi, i problemi finanziari e la solitudine sono i principali determinanti degli stati ansiosi e depressivi e dei livelli di stress percepito superiori alla norma.

Tutto questo ha ovviamente avuto ripercussioni sui bioritmi del sonno dei gemelli è infatti consistente la percentuale di rispondenti che ha dichiarato di aver avuto difficoltà ad addormentarsi e/o a rimanere addormentato. I partecipanti hanno anche dichiarato di sentirsi più tesi e turbati, con percentuali più elevate nelle donne rispetto agli uomini.

Durante il periodo della pandemia, e del confinamento a casa in particolare, molte persone (60% del campione intervistato) hanno svolto attività fisica. Gli uomini dichiarano di aver dedicato circa 5 ore a settimana all’attività sportiva e le donne leggermente meno, con una media di 4 ore a settimana.

Circa il 19% del campione ha dichiarato di non essere mai uscito di casa durante il lockdown, il 48% è invece uscito 1-2 giorni a settimana e il 10% tutti i giorni.

In molti hanno sperimentato nuove forme di comunicazione, le videoconferenze sono state ampiamente usate per comunicare con i colleghi di lavoro e non solo, addirittura per i compleanni.

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