Il Green Pass per entrare al cinema
Diverse sono le nazioni nella Comunità europea che vedono il Green Pass come uno strumento essenziale per tornare alla normalità, anche se ciò sta scatenando mal contenti e rivolte, il Francia e in Italia.
La situazione attuale prevede anche solo una dose, per poter accedere a Cinema e Teatro, quindi non solo per consumare al chiuso in bar e ristoranti.
Si punta all’immunità per settembre, considerando inoltre la crescente diffusione della variante Delta, stando anche alle richieste di alcuni scienziati, favorevoli all’introduzione della certificazione verde anche per partecipare a spettacoli teatrali e ad altri eventi in cui più alto è il rischio di assembramento.
Secondo Roberto Battiston, professore di fisica sperimentale a Trento, il green pass è uno:
“…strumento necessario per frenare la crescita dei nuovi contagi. Ma occorre utilizzarlo subito, prima che sia troppo tardi – afferma in un’intervista al ‘Corriere della sera – Ci troviamo ancora in una situazione gestibile, quindi non bisogna tergiversare. Per tutto luglio ci manterremo sotto i 10mila casi al giorno. Se non cambia qualcosa ad agosto saranno il doppio. – continua poi affermando – che non arriveremo a questi livelli perché l’attività di vaccinazione attenuerà l’ondata e la stagione estiva gioca la sua parte sfavorendo la diffusione del virus all’aperto. Però i numeri sono espliciti – Fino a due giorni fa – il totale dei guariti era superiore a quello dei nuovi infetti. Ora c’è una chiara inversione”.
A detta di Battiston, il green pass per entrare nei luoghi pubblici potrebbe essere considerato come:
“uno strumento efficace e ragionevole che convincerebbe tante persone esitanti o che hanno paura a immunizzarsi col rischio di non poter più muoversi di casa. Ci sono maniere più forti, come l’obbligo. Il Pass è il più adatto perché è a tutela dell’individuo. Il messaggio è: noi ti vogliamo proteggere dal rischio di contagio e, in un certo senso, se rifiuti la doppia dose ti isoliamo dalla società, ti racchiudiamo in una sorta di micro zona rossa nel tuo esclusivo interesse”.
Il Green Pass d’altro canto è l’argomento del momento, per cui anche il direttore sanitario dell’Istituto nazionale di Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma, Francesco Vaia ha detto la sua ai giornalisti di Fanpage.it:
“Dobbiamo invitare i giovani a vaccinarsi e a farlo prima che partano. Non ha senso rendere disponibile il green pass con una sola dose, perché abbiamo visto che il vaccino con la seconda è molto più efficace. Il green pass con la doppia vaccinazione serve a livello europeo per consentire la libera circolazione in sicurezza delle persone già immunizzate. Dobbiamo essere molto severi, con una direttiva uniforme in tutta Europa. Non deve essere considerato dal cittadino uno strumento burocratico, ma una possibilità, un premio per dirsi ‘se sono vaccinato mi posso concedere cose in più ed essere più tranquillo per la sicurezza mia e degli altri’, non perché me lo impone qualcuno, ma perché è dimostrato che il completamento dell’iter vaccinale è fondamentale per proteggerci dal virus, dobbiamo come dire, volerci bene, anche se non esiste il rischio zero. – aggiunge in fine – Non bisogna più fare passi indietro, ma ripartire con tutte le precauzioni e con senso di responsabilità. Possiamo fare tutto, concerti, partite, ma dipende dalla gestione e dagli accessi, con green pass o tampone negativo”