Viaggiare ai tempi della variante Omicron

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In questa Guida Viaggio vi riportiamo i consigli di Francesco Le Foche, del Policlinico Umberto I di Roma spiega come affrontare le festivtià anche in famiglia senza rischiare. Specificando che ai parenti No Vax è necessario che gli si faccia fare il tampone.

Piste di sci aperte, cenoni di Capodanno in hotel super lusso a prezzi invitanti ma nel frattempo i contagi salgono. Sono ancora in tanti a porsi il dubbio, se sia il caso di partire oppure no. Francesco Le Foche in merito ricorda che il popolo italiano è fra quello che negli ultimi anni si è comportato meglio di tutti.

A Le Foche, è stato chiesto se invece di fare l’immunologo clinico del Policlinico Umberto I di Roma facesse il tour operator, quali mete si sentirebbe di consigliare ai propri clienti. Il dottore ha così risposto:

“In primis consiglierei la terza dose, se si è in scadenza col vaccino. Poi, consiglierei l’Italia. E non per campanilismo, anche se è vero che queste vacanze possono essere un volano per l’economia. C’entrano invece i numeri: in Europa siamo tra quelli che se la stanno cavando meglio, sia per contagi che per percentuale di immunizzati. E poi, al netto di alcuni episodi, siamo molto responsabili. Sono stato in un mercatino di Natale, domenica scorsa, e tutti rispettavano i percorsi segnalati e le distanze. – mentre sui paesi consigliati continua dicendo – Considerando anche che alcuni, tipo Giappone, Israele o Marocco, hanno chiuso i confini, eviterei i Paesi dell’Africa: non abbiamo ancora studi sufficienti sulla variante Omicron, dobbiamo attendere ancora un paio di settimane. E comunque, eviterei, vista l’impennata di contagi, anche la Germania, Austria, Olanda e Paesi dell’Est”.

Con le mete esotiche come è meglio comportarsi? Maldive, Mauritius, Seychelles e anche Sharm El Sheikh fanno parte dei cosiddetti i così detti “Corridoi Covid free”. E ci si può andare facendo una serie di tamponi.

“Se si è fatta la terza dose e ci si affida a tour operator seri, che fanno rispettare le misure di sicurezza, perché non andare?”.

Uno dei dubbi è come comportarsi se si ha il Green Pass in scadenza e non si può ancora fare il booster, perché non sono trascorsi i 150 giorni dalla seconda dose ma si vuole comunque viaggiare.

“Di stare attenti, specialmente dentro l’aereo. È lì che ci si può contagiare più facilmente. Quindi, mascherina Ffp2 durante il volo. L’areazione per evitare i contagi è importantissima: quando si entra in una stanza, in un museo, è sempre meglio controllare se c’è una finestra aperta”.

Su come affrontare la visita delle città d’arte e il rapporto con i mezzi pubblici, l’immunologo afferma:

“Direi di camminare: peso forma, tre quarti d’ora di passeggiata al giorno e niente fumo sono la precondizione per non ammalarsi gravemente”.

Il dottore termina poi la lista dei suoi consigli, ricordando le cose importanti da mettere in valigia:

“Molte mascherine Ffp2, una per ogni giorno di vacanza. Un flaconcino di disinfettante. E una scatola di tachipirina, che non si sa mai. Però, se si hanno sintomi sospetti, l’unica cosa è mettersi nelle mani di un medico”.

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