Michael Schumacher compie 53 anni

Condividi

Questa settimana l’ex pilota automobilistico tedesco, considerato uno dei migliori piloti di tutti i tempi e anche per questo uno dei più amati ha compiuto 53 anni. Non sono mancati i numerosi ricordi dei piloti, le foto e fiumi e fiumi di articoli per commemorare la nascita di uno dei più grandi piloti di tutti i tempi.

Michael Schumacher dopo essere stato vittima di un brutto incidente sugli sci circa 8 anni fa, il quale l’ha portato a non poter più parlare. Dalla sua assenza, la Formula 1 non è stata più la stessa, grazie anche ai tanti cambiamenti che la tecnologia ha apportato. Di recente, suo figlio ha parlato proprio di lui, queste le sue parole:

“Quei momenti in famiglia in cui parlavo con lui non ci sono più stati, e a mio modo di vedere questo è abbastanza ingiusto. Penso che ora ci capiremmo in un modo diverso semplicemente perché parleremmo un linguaggio simile, quello dell’automobilismo e avremmo tante cose di cui conversare. Ed è proprio questo pensiero che mi rimane in testa la maggior parte del tempo, perché se fosse possibile sarebbe bellissimo. Rinuncerei a tutto per poterlo fare”.

Questa settimana ha continuato a girare l’ormai famosa foto che ritrae Michael Schumacher su un’amaca con la figlia Gina Maria e un piccolo Max Verstappen, ha fatto sorridere tutti gli amanti della Formula 1 e ha fatto aprire il libro dei ricordi che lega le due famiglie.

Michael e Jos erano infatti compagni di squadra in Benetton nel 1994 e a fine anni ’90/ primi anni Duemila condividevano spesso le vacanze estive, come testimoniato dall’immagine diffusa dalla mamma di Max (Sophie Kumpen) alla televisione olandese durante un programma speciale dedicato al titolo mondiale vinto dal figlio, attuale pilota della Red Bull.

Anche Max ha ricordato quegli anni e quel periodo, focalizzandosi sui ricordi che gli sono affiorati in mente in merito allo ‘zio Michael’. Le parole del campione del mondo 2021 sono state riportate da F1-insider.

“Mio padre ha iniziato a parlare con me in tedesco sin da quando ero piccolo. Principalmente sulle piste di go-kart. Voleva così, per avere un equilibrio rispetto alle conversazioni che avevamo in casa. Ricordo i primi giri su kart, ricordo Feuerbach-Hahn – credo che quella pista non esista più -, poi Ampfing e molto bene Kerpen, la casa di Michael Schumacher. All’epoca avevo 3 o 4 anni e sapevo solo che era ‘lo zio Michael’, è sempre stato molto gentile e simpatico. Un grande padre di famiglia. Non l’ho mai visto come un campione del mondo con tutti quei record, anche perché non ne ero a conoscenza. Abbiamo tante foto e video a casa con lui, e c’erano sempre Mick o Gina. È stato fantastico e ho ancora oggi ricordi positivi di quei fine settimana. Siamo sempre andati sui kart, io, mio padre, Michael con Mick o Gina. Anche noi bambini ci mettevamo al volante, ma quando diventava troppo pericoloso, i nostri padri prendevano in mano la situazione. Io e Mick siamo entrambi figli d’arte, ma per lui è stato diverso rispetto a me. Suo padre è il recordman di titoli, ha vinto sette campionati del mondo e attorno a lui c’era sempre la stampa, sia nei kart che in Formula 4, Formula 3 e Formula 2, sempre di più. Però ha un buon entourage che si prende cura di lui.”

D’ora in poi Michael Schumacher sarà inoltre parte dell’aeroporto di Sarajevo, grazie ad un murale a lui dedicato. Il gesto nasce dalla vicinanza che Schumi mostrò al popolo bosniaco nell’ultimo anno di guerra civile: si recò diverse volte in visita per aiutare i cittadini e soprattutto i bambini con tutto quello che poteva offrire.

Condividi