Il Green Pass divide l’Europa
La situazione Green Pass per tutelare i cittadini dal Covid-19 in Europa non è ancora molto chiara.
In Italia la situazione del Green Pass cambia da domani 1°febbraio.
Mentre l’Italia allunga i tempi la Germania ha deciso di ridurre a soli 3 mesi la validità del certificato di guarigione e quindi del Green pass, per chi è guarito dal Covid-19 ma non ha ricevuto le dosi.
Ora il ministro della Salute tedesco Karl Lauterbach vorrebbe che l’Ue imponesse la stessa stretta in tutta l’Unione. Martedì scorso i Paesi membri dell’Ue hanno adottato una raccomandazione che afferma che i viaggiatori all’interno del blocco dovrebbero essere considerati guariti fino a 180 giorni dopo aver superato un’infezione da coronavirus.
“Dopo 3 mesi, una persona che ha già preso la variante Delta può essere nuovamente infettata con Omicron – ha detto Lauterbach alla TV pubblica Zdf ieri sera – Ciò che siamo stati in grado di cambiare in Germania, abbiamo cercato di cambiare anche in Europa”
Diversi studi dimostrerebbero che la rapida diffusione dell’Omicron sarebbero in parte dovuta alla sua migliore capacità di eludere l’immunità acquisita attraverso la vaccinazione o una precedente infezione.
Il Bundestag ha iniziato a discutere anche della possibilità di introdurre la vaccinazione obbligatoria, ma l’opposizione all’idea resta forte e piuttosto trasversale e i partiti hanno deciso di lasciare libertà di voto ai propri deputati.
Gli orientamenti di massima finora emersi sono tre: la prima, sostenuta da Lauterbach e dal cancelliere Olaf Scholz, è la vaccinazione obbligatoria a partire dai 18 anni, una cosiddetta “via di mezzo”, promossa dal deputato liberale Andrew Ullman, prevede un colloquio di un consulente professionista per i non vaccinati al fine di incoraggiare il vaccino e infine la terza opzione in campo è la vaccinazione obbligatoria per le persone di età superiore ai 50 anni se non viene raggiunto un determinato tasso di vaccinazione.
In Francia, le regole sono cambiate precisamente dal 24/01/2022 occorre avere il Super Green pass ma potrebbero cambiare ulteriormente.
La Grecia “spinge” alla dose booster pena la revoca del Green pass:
«chi non ha ricevuto la dose booster dopo 7 mesi (dalla seconda dose) sarà considerato non vaccinato».
L’Irlanda abolisce quasi tutte le restrizioni anti Covid. Passato il picco della variante Omicron, stop a Green Pass, distanziamento e chiusura obbligata di bar e ristoranti a mezzanotte.
In Spagna, la svolta, secondo le autorità locali è arrivato il momento di monitorare la pandemia in modo diverso, come una influenza, con rispetto parlando per i milioni di vittime che il Covid ha mietuto. Come l’Inghilterra.
Anche la Svezia allenta le regole della quarantena per il Covid nel senso che i positivi o coloro che vivono con un positivo dovranno isolarsi solo per 5 giorni, mentre alcune categorie, come i sanitari o poliziotti, non dovranno più mettersi in isolamento, quand’anche fosse venuto in contatto con positivi.
Se prima tutti seguivano l’esempio italiano con l’utilizzo del Green Pass per lottare contro il Covid-19, ora c’è chi sceglie di provare a convivere, ma senza Green Pass e senza regole restrittive.