Cambiamenti in Italia dal 1° febbraio 2022

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Dopo il parere del Comitato tecnico scientifico in Italia, la scelta del governo in merito alla gestione della sicurezza sul contenimento del Covid-19 prevede che da 1° febbraio il certificato verde rilasciato a guariti e vaccinati con 3 dosi non avrà più scadenza. Mentre invece attualmente la validità è di 6 mesi.

Da martedì i viaggiatori vaccinati che provengono da altre aree Ue non dovranno più effettuare un tampone prima di partire. Spiegano al Ministero della Salute Roberto Speranza che ha firmato una nuova ordinanza che proroga le misure per gli arrivi dall’estero. Per i viaggiatori provenienti dai Paesi dell’Unione Europea sarà sufficiente il Green pass.

Nella stessa ordinanza vengono inoltre prorogate ed estese le misure relative ai corridoi turistici che riguarderanno anche ulteriori destinazioni. Sono Cuba, Singapore, Turchia, Thailandia (limitatamente all’isola di Phuket), Oman e Polinesia francese.

L’ordinanza che invece imponeva a tutti i viaggiatori da Paesi Ue, anche ai vaccinati, il test antigenico, scade il 31 gennaio. Il governo come sopra anticipato, prepara anche la proroga della durata del “Green pass rafforzato” per coloro che hanno ricevuto la terza dose. Serve a evitare che tra un paio di mesi, milioni di persone si trovino scoperte. La linea è quella di congelare le certificazioni, lasciando la scadenza dei 6 mesi solo per chi è fermo alle 2 dosi.

Inoltre, il 31 gennaio finisce l’obbligo di chiusura per le discoteche. Speranza chiede prudenza, altri componenti del governo spingono per la ripartenza, ovviamente sempre con Green Pass rafforzato.

Tra le Regioni e il Governo c’è l’accordo sulla semplificazione delle quarantene a scuola, l’attuale sistema che paradossalmente andava contro il Governatore De Luca è risultato essere macchinoso e inapplicabile e sta causando il ricorso massiccio alla Didattica a distanza.

Al tavolo tecnico a cui hanno partecipato dirigenti del Ministero della Salute, dell’Istituto superiore di sanità e rappresentanti delle Regioni, si è arrivati però a una conclusione parziale, va rivisto il meccanismo, ma la proposta dei governatori, che prevede di mandare in Dad solo i ragazzi positivi e sintomatici, viene valutata con cautela dal Ministero della Salute.

Più di un assessore regionale alla Salute, come Alessio D’Amato del Lazio e Raffaele Donini dell’Emilia-Romagna, osserva:

«Le regole in vigore sono inapplicabili, migliaia di classi sono in Dad, nei fatti si stanno chiudendo le scuole»

Sarà rivisto in generale il contact tracing, anche fuori dalla scuola, perché inseguire tutti i contatti di un positivo non è più possibile. Più in generale, con un documento sottoscritto da tutti i governatori, si chiede, di fatto, il ritorno alla normalità in vista della fine dello stato di emergenza Covid fissato per il 31 marzo.

Nella riunione del tavolo tecnico è stato confermato che si va alla rinuncia del sistema dei colori che determinano le limitazioni nelle Regioni. Si punta a lasciare solo il rosso che scatta quando c’è una reale emergenza negli ospedali. Bianco, giallo e arancione hanno poco senso, visto che le limitazioni non cambiano e dipendono solo dallo stato di vaccinazione di un cittadino.

C’è anche l’intesa sul riconteggio dei ricoverati negli ospedali, dividendo coloro che hanno i sintomi Covid da chi invece è in reparto per altre patologie ma viene trovato positivo.

Nel frattempo, il Green Pass sta spaccando l’Europa.

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