Euro e Yen giù su possibilità rialzo tassi Fed
Nei giorni scorsi abbiamo parlato della Fed che alzerà i tassi di interesse. A fronte di ciò, il dollaro guadagna terreno contro le principali valute, sostenuto dai toni della Fed che segnalano un approccio più aggressivo in tema di rialzi dei tassi, mentre lo yen scivola sotto la soglia psicologica di 120 con la Banca del Giappone che ha ribadito l’approccio ultra-accomodante.
Sotto pressione anche l’euro, ai minimi da quasi una settimana contro il biglietto verde.
Il presidente della Fed Jerome Powell ha fatto salire bruscamente i rendimenti dei Treasury Usa mettendo sul tavolo la possibilità di rialzi di 50 punti base.
I mercati monetari ora prezzano intorno a 190 punti base i rialzi dei tassi Usa entro l’anno, con la possibilità di un aumento a maggio di 50 punti data al 70%.
I tassi dei Treasury a 2, 5, 10 e 30 anni hanno toccato i massimi dal 2019.
L’indice del dollaro guadagna lo 0,18% contro un paniere di sei valute.
Nei confronti dello yen il dollaro sale dell’1% circa.
L’euro, che risente degli effetti della guerra in Ucraina e dell’aumento dei prezzi degli energetici, cede lo 0,09% nel cross con il biglietto verde.
Lo yen soffre anche nel raffronto con altre valute: l’euro ha toccato il massimo da cinque settimane sulla divisa giapponese.
Ma la banca centrale Usa deve muoversi in maniera spedita per ridurre un’inflazione troppo elevata, secondo il presidente di Federal Reserve Jerome Powell e potrebbe se necessario ricorrere a una stretta monetaria superiore a un quarto di punto.
Jerome Powell nelle osservazioni preparate per una conferenza della National Association of Business Economics, ha detto:
“Il mercato del lavoro è molto forte e l’inflazione è troppo alta. C’è un’ovvia necessità di muoversi speditamente per ricondurre la politica monetaria a un livello più neutrale, per poi di passare a livelli più restrittivi se necessario per ripristinare la stabilità dei prezzi”.
In particolare, poi ha aggiunto:
“se convenissimo che è opportuno muoversi in maniera più aggressiva aumentando il tasso dei Federal funds di oltre 25 punti base in una o più riunioni, lo faremo”.
La scorsa settimana il Federal Open Market Committee ha alzato i tassi di interesse per la prima volta da t3 anni e preannunciato nuove strette in futuro. Il riferimento sui Fed Fund – bloccato per due anni vicino allo zero – e proiettato all’1,9% per fine anno, livello potrebbe essere raggiunto con rialzi da un quarto di punto in occasione di ognuna delle prossime sei riunioni di politica monetaria.
La proiezione della banca centrale per fine 2023 è di 2,8% livello che potrebbe ledere la crescita sulla base di una neutralità tra 2,25% e 2,5%.
Powell ha inoltre ribadito che le riduzioni del massiccio bilancio Fed potrebbero iniziare entro maggio.
Il tasso di disoccupazione Usa è attualmente a 3,8%, il numero pro-capite dei posti vacanti a un livello record.
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