MotoGP Silverstone 2022 – La Gara
La banda della Royal Air Force suona l’inno che apre i 20 giri di questa tappa di MotoGP Silverstone, qui sulla pista dove Dovizioso annuncia il suo ritiro. Una pista nata proprio del 1943 per la RAF. Nel 1990 e nel 1991 si sono svolti più importanti lavori di trasformazione del circuito, che lo rivoluzionò. I lavori lo hanno portato ad una configurazione più lenta, privandolo delle sue storiche curve Stowe, Club e Woodcote.
Da allora ha avuto altri importanti cambiamenti, fino al 2019, quando è stata nuovamente riasfaltata. I lavori, terminati a tempo di record, sono stati diretti dall’italiana Dromo.
Buona la partenza di Pecco da dietro. Zarco è riuscito a finalizzare molto bene la sua partenza, distaccandosi dal gruppo.
Purtroppo, dopo appena 4 giri, Zarco perde aderenza al suolo e cade. Sfuma così la sua possibile vittoria. In testa ora ci sono Miller, Rins e Bagnaia. Ma Rins non ci sta e strappa la guida del gruppo a Miller.
A metà gara, 10 giri alla fine, Rins ha protetto la sua posizione e si ritrova alle spalle un Bagnaia che ha scacciato Miller in terza posizione. Il giro dopo infatti Bagnaia, sfrutta molto bene l’accelerazione in curva e si mette in testa al gruppo.
Al 14esimo giro Miller si rimette in gioco e supera Rins che finisce nel mirino di Vinales.
Mir che era in settima posizione cane, probabilmente per un movimento dell’anteriore a causa di un leggero dislivello dell’asfalto.
A 4 giri dalla fine, Vinales si studia la posizione e si piazza in terza posizione. Segue anche Martin, con Rins che perde colpi calando in quinta posizione.
Sembra che l’incidente di Bagnaia durante le vacanze non abbia compromesso il suo stato d’animo e vince sulla pista di Silverstone.
Peccato per Quartararo, sembra che la pista non gli sia stata di aiuto.
Bagnaia, Vinales, Miller questo il podio della tappa in Inghilterra.
Un felice Miller ai microfoni a fine gara dichiara:
“Sono riuscito a stare con gli altri e a portare un podio a casa è un buon modo per iniziare la stagione”
Vinales si idrata dopo la sudata e dichiara ai microfoni:
“Ho spinto al massimo per tutta la gara, non riuscito ad usare il congegno posteriore ma avevo un buon ritmo […] Sono molto contento l’Aprila sta lavorando alla grande e dobbiamo continuare così”
Aprilia effettivamente ha dimostrato di avere un motore al pari della Ducati, quindi grande merito alla squadra.
Pecco ai microfoni con la sua lattina fra le mani, afferma:
“Non è stato semplice, oggi e per tutto il weekend abbiamo avuto problemi con l’aderenza al posteriore. Però mi mancava un feeling che poi ho ritrovato oggi. Questa vittoria è forse una delle migliori. Non è mai semplice ma questa vittoria è speciale…”
Termina ringraziando chi ha creduto in lui, lasciandogli messaggi di incoraggiamento.
Su questo podio il pensiero non può andare che a Marco Stevanato il 43enne ingegnere nella squadra corse di Aprilia, che non è riuscito a vincere sul tumore che lo tormentava da ormai due anni.