MotoGP 2022 Silverstone – Qualifiche

Condividi

Ieri è stato difficile scegliere il protagonista di una qualifica a tratti drammatici per la tappa di MotoGP 2022 Silverstone.

Quando Aleix Espargaró è sceso dalla sua Aprilia, barcollando per il dolore a causa della brutta botta presa nelle Libere 4, con una carambola spaventosa da cui lo spagnolo si è rialzato con dolori indicibili, soprattutto ai piedi, il suo box era tutto schierato ad applaudire, una scena veramente commovente e di grande rispetto.

Quel sesto tempo era impensabile, 1:57.966, sotto il record della pista. Un tempo da pole, se non fosse che davanti a lui non si sono risparmiati. Gli avevano detto:

“Fai un paio di giri e vedi come stai”.

Aleix non si è fermato, se non per montare una gomma nuova con cui puntare deciso alla prima fila e per un attimo ha fatto anche gridare al miracolo. Poi sono arrivati Quartararo, Miller, Bagnaia e Vinales, infine Zarco che ha messo in fila tutti.

Ma per tutti ieri, l’eroe di giornata resta lui, che oggi dovrà battere prima di tutto il dolore per vincere il confronto di una partenza che lo vede schierato sulla stessa fila di Bagnaia, quinto, e Quartararo.

Ironia della sorte i protagonisti più attesi di una sceneggiatura perfetta, con lo spagnolo deciso a credere fino in fondo a quella che finora è sembrata un’impresa. Chi avrebbe scommesso sul suo secondo posto nel Mondiale a inizio stagione. Il francese leader della classifica obbligato a un long lap penalty che pare studiato da un regista scaltro, ma utile agli altri due, tra cui il piemontese della Ducati che non può concedergli nemmeno un metro se vuole riaprire il campionato.

Nessuno sembra invece prendere sul serio l’altro francese che intanto s’è preso la sua ottava pole in classe regina e in campionato resta comunque al terzo posto. Quello che non si capisce è perché Zarco raccoglie meno consensi di quanto in realtà i suoi risultati autorizzerebbero. Non ha ancora vinto nulla in MotoGP, il pilota della Pramac Ducati, ma la sua forza in qualifica è dimostrata dai numeri e la sua regolarità in gara tutto sommato è una qualità che altri gli invidiano.

La Ducati ha piazzato 7 moto nelle prime 12 posizioni, mancava solo Di Giannantonio 15° a ribadire una prova di forza disarmante: Zarco 1°, Miller 3°, Bagnaia 5°, Bezzecchi 7°, Bastianini 8°, Martin 9°, Marini 10°.

Centrare il podio diventa l’obiettivo minimo per la casa bolognese, altrimenti servirebbe una riflessione sul potenziale in pista e sui risultati acquisiti. Problema che non riguarda più la Honda, a quanto pare: Alex Marquez, 17°, è il primo delle V4 giapponesi che non dà segnali di ripresa. E che sembra sempre di più appesa alle sorti di Marc Marquez.

I centauri si scontreranno oggi sul tracciato situato a breve distanza dal villaggio omonimo nella contea di Northamptonshire in Inghilterra che nasce come aeroporto militare, RAF Silverstone, nel 1943. Nel dopoguerra le prime gare utilizzarono proprio le tre piste di decollo della configurazione standard, come tracciato che venivano collegate con tre curve secche realizzate con balle di paglia.

Condividi